La terra come madre ,cuore pulsante ,sinergia di giorni e notti ,suolo di piccoli uomini ,percorsi, poesia.
Cinzia Battistel , nata a Milano il 28-07-1963,risiede a Fano (Pu)
diploma accademia di belle arti
Dipinge paesaggi prevalentemente ad acquarello e gouache .Questo interesse deriva dal lavoro
professionale come scenografa di paesaggi per il cinema d’animazione italiano e internazionale, e
illustratrice anche naturalistica per editori inglesi ,statunitensi e australiani.
Capo scenografo dei maggiori film d’animazione italiani ,Insegna alla scuola del cinema di
Milano,scenografie e design di paesaggi per il cinema.
Come artista -illustratrice ha esposto alla galleria l’Affiche a Milano con l’associazione illustratori
per la mostra “poster unico” al cinema Anteo, all’Atrium di Torino per “torino città olimpica”, a
Venezia per Teatrio “venezia, ieri oggi domani”,e nelle marche dove vive nella mostra “l’altra metà
del libro”artiste dell’illustrazione nelle marche e a Pesaro,intinerante in vari copmuni,a Palazzo
Gradari per Confarte e per la provincia di Ancona nella collettiva itinerante Diseguali.
In provincia di Milano alla Corte Valenti di Garbagnate. Collettiva a Palazzo delle stelline a Milano,
“le metamorfosi del viaggiatore”. Fano nella rassegna Diversi e Uguali ,premiata per la miglior opera
a fumetti,e nella rassegna “Passaggi festival”2019.
Collabora con Associazione illustratori ,nella mostra Milano postcards,collettiva di opere su
Milano ,esposta a spazio Lambrate e spazio Sblu Milano,2016 e 2017 e 2019Galleria Vittorio
Emanuele ,2020
Come artista-pittrice lavora dal 2013
ha iniziato collaborando con Fondazione Arca e Arearte di Senigallia, proponendo un percorso di
landscapes nella tradizione del paesaggio marchigiano.
Scelta dalla curatrice Ghesine Arps ,Sentimento agreste collettiva 2013 circuito Spac
Scelta nella rassegna AR[t]CEVIA International Art Festival 2014
-Personale -Ri-tratti marche nei dipinti di Battistel e nelle fotografie di Tortelli-Fondazione Arca
Senigallia 2017
-Personale ,Trasparenze di paesaggi palazzo Bracci-Pagani sistema museale Fondazione cassa di
risparmio Fano nel 2018
2019 “le forme della Dea” Galleria del Monte -Fano-Urbino
2020 collettiva , Applegallery e rassegna Fai Belluno
Dal 2018 dipinti per homedecor in permanenza in gallerie, ad Ancona da Papier ,Gallerie Affiche e
Milonga a Milano
Ha Iniziato a vendere con crescente interesse di pubblico sulla piattaforma Saatchi Art
Autrice di progetti libri sull’arte per bambini per Sole24cultura
(il Sogno di Natale, a spasso nell’Arte, Antonio Canova)
il paesaggio poetico
L’arte di Cinzia Battistel è caratterizzata dal colore: illustratrice, scenografa e pittrice,
utilizza tinte luminose, solari, brillanti, dimostrando grande conoscenza e padronanza
delle tecniche grafiche e pittoriche.
I paesaggi vengono rappresentati dall’artista con la tecnica, apparentemente facile,
dell’acquerello, dove è importante il controllo minuzioso e preciso dell’acqua, la
quale, se ben distribuita, genera luce, elemento fondamentale nell’arte della Battistel.
Spesso, l’artista, lascia delle parti non dipinte, dei vuoti, ma, che in realtà sono dei
pieni, vengono riempiti dall’occhio attento dell’osservatore, il quale unisce tutti gli
elementi rappresentati: le campiture di colore, la luce, le forme, il silenzio, le quali
determinano una composizione astratta e lirica dell’opera, dove il pensiero è libero e
poetante.
L’ambiente rappresentato è quello antropico: colonizzato dall’uomo e alterato dallo
stesso.
Il paesaggio è un soggetto molto antico ed utilizzato in vari modi nella storia
dell’arte, rappresenta la fisionomia distintiva di un territorio, rappresenta la Terra.
Nei quadri della Battistel, non compaiono delle semplici vedute, ma compare il
rapporto archetipico dell’Uomo nei confronti della Natura e quindi della Terra.
Viene rappresentato il lavoro antico, primordiale del contadino, dell’artigiano,
dell’essere umano, quando ancora poteva immergere le sue mani nella terra, nella
natura, lavorandola con dovizia e rispetto, consapevole ed orgoglioso di raccogliere i
frutti del proprio operato. Lo stesso Jung diceva che “il lavoro, in quest’era
tecnologica, lascia insoddisfatto chi lo svolge, mentre il possesso della terra ha invero
una grande importanza psicologica, che niente altro può sostituire”.
Lo sguardo e l’animo sensibile dell’artista viene rilevato dalle sue pennellate decise
ma controllate, dove la natura viene rilevata nella sua essenza e purezza, dove ognuno
di noi può scoprire quella parte remota e antica di se stessi. La natura, la campagna, il
paesaggio è rappresentato dalla Battistel come un luogo dove ritrovare l’antico
rapporto primitivo con la madre terra, riscoprendo il senso della vita, dove esistere,
dove vivere in armonia, con rispetto, devozione e, infine, dove perdersi.
Paola Gennari