Il concetto dell’opera si basa sulla distruzione e la riorganizzazione dell’originale. Trovare piccoli spunti nelle scene di vita quotidiana, per poterli distruggere, ricostruire e quindi ricomporre formando nuove immagini: si tratta di un gioco virtuale basato sulla realtà. Le immagini esprimono un ripensamento del rapporto tra l’individuo e la città e quello tra le singole persone. L’immagine è presentata in modo che il figurativo e l’astratto si alternino tra loro, in cui la città è sia una scena tratta dalla vita reale che una non realistica; in altre parole, anche la concretezza della concreto è indiscernibilmente sfocata, dissolvendo l’autenticità del paesaggio urbano e presentando una scena apocalittica psichedelica sconosciuta.