Descrizione Opera / Biografia
Le pieghe dell’anima
Una mattina, nella quotidiana visita ai miei genitori, mi sono sorpresa nel guardare con occhi diversi i loro letti disfatti. Ho iniziato a studiarli e a percepire un forte potere evocativo e simbolico in quelle pieghe che poi ho provato a trasmettere attraverso i miei disegni. Ho scattato fotografie quasi quotidianamente a quei letti, creando una sorta di diario in immagini, virandole successivamente in bianco e nero, mettendo in risalto i chiaroscuri creati dalla luce filtrata dalla finestra. Le fotografie sono state il punto di partenza per la realizzazione dei disegni. Questi letti, che fino a pochi minuti prima avevano accolto i corpi dei miei genitori nel loro sonno tormentato, con i loro movimenti durante la notte, avevano formato queste pieghe, diventate drammaticamente e prepotentemente le protagoniste di questa mia nuova serie. Non volevo solo replicare in modo didascalico queste fotografie, ma cercare di carpire quelle vibrazioni corporee da loro rilasciate. L’ intento era di trasmettere quella sensazione di sofferenza di questi corpi ormai stanchi e malati. Ho scelto di intitolare la serie “L’ombra del corpo”, anche se il corpo non è presente, ma è l’inconsapevole artefice delle ombre e delle forme che dialogano con il dolore e l’intima appartenenza.
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[ Diventano altro
queste lenzuola ondulate,
come dune illuminate dai raggi del sole,
di un terreno un tempo fertile,
diventato deserto .]
Cristina Iotti
www.cristinaiotti.it