Luce, suono e moto sono i tre aspetti principali, e ricorrenti della sua ricerca artistica. Le sue installazioni multimediali presentano aspetti legati al mondo del settore industriale, con riferimenti sia estetici sia funzionali che ritroviamo nelle correnti architettoniche del Decostruttivismo e del Brutalismo. Nella sua ricerca, l’artista riflette su che cosa voglia dire fare pittura oggi, andando a scardinarne non solo la bidimensionalità, quanto l’uso del mezzo espressivo che le è proprio. In particolare, lavora con materiali che non sono stati fabbricati per la pittura e in questo modo li decontestualizza, evocando il ready-made duchampiano. Grazie ad essi e alla presenza di microcontrollori vi è un inserimento del tempo e del suono, come dimensione fruibile del lavoro in maniera analogica. Il lavoro è comandato da uno schema di programmazione che detta i tempi di accensione e di spegnimento dei vari moduli. Il funzionamento dell’installazione è composto da tre elementi, il primo prevede un ritmo in cui i due componenti vanno all’unisono, poi consegue il secondo momento in cui la sinergia viene a mancare e avviene un ‘litigio comunicativo’ tra di essi.
La lite non si risolve e inneggia il silenzio, ecco il terzo e ultimo momento.
Poi il tutto ri-inizia in un continuo loop.
BIO:
Nel 2019 si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Cofondatore nel 2017 di Default, un progetto culturale che promuove esposizioni ed eventi. Nel 2021 ha partecipato alla residenza In-Edita 2 a Porto Marghera (VE) e al Premio Cardazzo, a Trieste, ricevendo una menzione. Nel 2020 ad Agropoli (SA) partecipa al premio Artkeys2 vincendo nella sezione installazione. Nel 2019 ha partecipato al Festival Art Stays a Ptuj in Slovenia. Nello stesso anno è stato selezionato alla XIV edizione del Premio Nazionale delle Arti delle Accademie Italiane a Torino e ha vinto il primo Premio Salvi a Sassoferrato (AN).