Esmeraldo Baha (Elbasan, Albania) 1991). Vive e lavora a Bologna. La sua passione per l’arte inizia all’età di 14 anni. Durante il percorso liceale (“Onufri” 2006-10 Elbasan) ha seguito con grande passione il linguaggio espressivo del sistema Accademico Russo, che è tuttora presente nei licei artistico/musicali in Albania. La conclusione del percorso liceale avviene con la vincita del premio “Shqipëria është kulturë 2010” under 25, categoria arti visive, Tirana. Nel 2010 si trasferisce in Italia. Durante gli anni universitari, presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna (2010-13 laurea triennale, 2013-15 laurea specialistica), ha seguito con grande interesse le molteplici forme sotto cui l’arte contemporanea si presenta oggi presso le cattedre dei professori Rinaldo Novali e Simone Pellegrini. Durante il periodo accademico ha partecipato ad una serie di mostre collettive, alcune organizzate tramite le Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica come “Premio Nazionale delle Arti”, Milano 2011; “Menzione Speciale”, Bari 2013; “Primo Classificato” categoria disegno “Premio Claudio Abbado”, Roma 2015. Nel 2015 e nel 2016 ha ottenuto le borse di studio dalla “Fondazione Zucchelli”, Bologna. Sempre presso gli spazi della Fondazione Zucchelli, a cura di Beatrice Buscaroli, ha realizzato la mostra personale dal titolo “Luce strutturata”, 2016. Nel luglio 2019 partecipa alla collettiva “L’accademia si mostra”, presso Galleria Di Paolo Arte. Nel settembre del 2021 partecipa alla mostra collettiva “Premio del Disegno Torre Pellice 2021”, presso la Galleria Civica d’arte contemporanea Filippo Scroppo a cura di Francesco Poli. Dal 2016 lavora presso “P420 Arte Contemporanea” dove ha modo di osservare e collaborare al processo organizzativo delle mostre nella sede della galleria o anche all’esterno di essa in eventi fieristici o altro.

Titolo: My wright skin hand
Anno: 2016/ tuttora in lavorazione
Tecnica: Matita su carta
Dimensioni: 149x217cm
Nel disegno, diversamente dalla pittura, cerco di seguire una fase metodica, meticolosa e programmata, per non lasciare nulla al caso o all’inaspettato. Questo progetto di disegno l’ho iniziato nel 2014, durante gli ultimi due anni di accademia. L’idea consiste nel mappare il mio corpo attraverso il segno grafico. Il primo lavoro che ho fatto con questo sistema è “Mappa di autoritratto”, 2014/15, (150 x 420 cm); seguono “Auto-pori-tratto” (120 x 70 cm); “In touch with myself” (17,5 x52 cm); ed infine “My wright skin hand”. Tutti questi disegni sono dei never ending project in continua fase di costruzione. Tendenzialmente nei miei progetti alterno alle zone concentrate di segno quelle con tracce appena accennate. Il focus dei miei lavori sono le grandi dimensioni, quelle che attribuiscono a questo tipo di studio un elemento surreale che penso faccia parte del mio modo di costruire. Lo spettatore è invitato a navigare attraverso le linee, i pori e le impronte della mano che si estendono in un’unica superficie, pretendendo in questo modo di svelarsi repentinamente ai suoi occhi. E’ per questo motivo che tali progetti conservano in sé molteplici punti di vista.