Descrizione Opera / Biografia
Hands of Parliament (Taipei) payne grey
È un’opera realizzata nel 2021, a completamento di un ciclo di lavori sul fenomeno delle risse nei parlamenti di tutto il mondo. L’iconografia, proveniente da fonti mediatiche di pubblico dominio, rappresenta un numeroso gruppo di persone, compresso all’interno di uno spazio chiuso, ovvero il Parlamento di Taipei, in Taiwan. La scena è suddivisa in due blocchi che si compenetrano nell’azione, al di sopra e al di sotto del banco parlamentare, spingendo verso l’alto e portandosi verso il basso. In alto le figure appaiono emblematiche, nei loro volti dai tratti tipicamente asiatici, lievemente trasfigurati nel movimento. In basso, le figure di spalle, protraggono le mani in alto, tutte insieme in un unico movimento coordinato. Una singola figura appare in basso, di fronte, isolata e distaccata dalla scena. La tela è stata dipinta in scala di grigi, tra accuratezza e gestualità costruttiva, enfatizzando la drammaticità dell’accadimento, nella propria verità dei fatti. Una velatura monocromatica, di colore grigio payne, leggermente asimmetrica ai margini, svela la parte costruttiva dell’immagine e diventa filtro visivo, richiamando concettualmente il monitor ed ogni schermo in cui la scena è stata rappresentata originariamente.
”(...) Provate a socchiudere gli occhi e a guardare lo schermo di una tv accesa sul vostro canale preferito che sta trasmettendo il telegiornale alla consueta ora. Va in scena un’incredibile maxi-rissa senza precedenti all’interno del Parlamento di Taiwan. L’immagine è violenta, la violenza è nell’immagine. Nel novembre del 2020 volano cazzotti, spinte e secchiate di budella sanguinolente. Alcuni deputati hanno iniziato a protestare per un disegno di legge che consente l’importazione sull’isola asiatica di carne di maiale e manzo dagli Stati Uniti. Anche eliminando l’audio con il telecomando il messaggio è chiaro e la veemenza dell’azione fuoriesce senza necessità di didascalie. La forza sta in ciò che noi vediamo. (...)”
(Dal testo “Iconofilia” di Milena Becci, scritto in occasione della mostra personale “Iconofilia/Fantasma”, Traffic Gallery, 2021)
Biografia
Ettore Pinelli (Modica, 1984)
Formatosi in Accademia di belle arti di Firenze, si diploma in pittura nel 2007 e in progettazione e cura degli allestimenti artistici nel 2010, in collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. Tra le sue mostre personali: Dialogo inverso, orientarsi tra le macerie, Cartavetra, Firenze, 2022; Iconofilia/Fantasma, Traffic Gallery, Bergamo, 2021; Archivio senza titolo, Sacca Gallery, Pozzallo, 2020; Un luogo sconosciuto, Circoloquadro, Milano, 2019; Mono, ArtVerona con Fusion Art Gallery/Inaudita, 2018; Un luogo sconosciuto, Ritmo, Catania, 2018; Mono, Fusion Art Gallery/Inaudita, Torino, 2018; UNO, Bocs Art (AIR), Cosenza, 2017; Come out and play, Basement Project Room, Fondi, 2016; Slight Fist, Quam, Scicli, 2016; Altre tipologie di relazione, Spazio espositivo di Francesco Siracusa, Agrigento, 2015; Premio Marina di Ravenna, Palazzo Rasponi, Ravenna, 2015. Tra le sue mostre collettive: Ligabue, la figura ritrovata, 11 artisti contemporanei a confronto, Fondazione Museo Ligabue, Gualtieri, 2021; Un Puro Nulla, Sacca Gallery, Pozzallo, 2020; Grey Street, Area35 Art Gallery, Milano, 2020; Arteam Cup, Fondazione Dino Zoli, Forlì, 2020; Tutti non ci sono, Traffic Gallery, Bergamo, 2019; Immateria, Quam, Scicli, 2019; Historiae #0, Ex macello, Ispica, 2019; Selvatico 13. Fantasia Fantasma. Pittura tra immaginazione e memoria, Palazzo Pezzi, Cotignola, 2018; Tartare, Fusion Art Gallery/Inaudita, Torino, 2018; Talking with hands, Quartair, Den Haag, 2018; Arteam Cup, Fondazione Dino Zoli, Forlì, 2018; Sulla Pittura: Cingolani, Galliano, Pinelli; Rossi, SpazioSiena, Siena, 2018; 18º Premio Cairo, Palazzo Reale, Milano, 2017; Dialogica, Galleria regionale, Palazzo Bellomo, Siracusa, 2017; Visioni d’interno, Burning Giraffe Art Gallery, Torino, 2017; Premio Combat, Villa Mimbelli, Livorno, 2017; Imago Mundi, Mediterranean Routes, Cantieri Culturali alla Zisa, Palermo, 2017; Boccioni + 100, Modernolatria, Galleria Nazionale, Cosenza, 2017; Condensa, Fusion Art Gallery/Inaudita, Torino, 2017; Shine On You Crazy Diamond, Casa della musica, Cervignano del Friuli, 2016; Premio Francesco Fabbri, Villa Brandolini, 2016; Gray Area, Amy-D Gallery, Milano, 2016; TU 35, Officina giovani, Prato, 2016; Relazioni Possibili (AIR), con Raffaele di Vaia, Studio MDT, Prato, 2016; Premio Giovani artisti, Esodo, Cammini di liberazione, Galleria San Fedele, Milano, 2016; Premio We Art International, Area35 Gallery, Milano, 2016; Artes, Some Velvet Drawings, ArtVerona, 2015; Realismo informale, Quam, Scicli, 2015; Ritratto a mano 2.0 (AIR), Ex convento delle Clarisse, Caramanico Terme, 2015; Premio Fam, Fabbriche Chiaramontane, Agrigento, 2014. È vincitore della sezione pittura di Arteam Cup 2020.