OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | ”RESET ?” Storia di un mondo storto - Venezia

”RESET ?” Storia di un mondo storto - Venezia
fotografia digitale con oggetto raccolto in ambiente, stampa fotografica acuity su pannello gatorfoam in teca di plexiglass
58x55 sp. 5 cm.

Fabio Negri

nato/a a Adria
residenza di lavoro/studio: Ariano Nel Polesine, ITALIA


iscritto/a dal 28 apr 2022

http://www.fabionegri.it


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 | Dettaglio dell’opera

Dettaglio dell’opera


Descrizione Opera / Biografia


”RESET ?” Storia di un mondo storto - Venezia
07/05/2014 ore 18,11 - Biglietto di Radiotaxi della città di Firenze buttato sui gradini di un ponte a Venezia. Sullo sfondo il Ponte dei Sospiri - Venezia
Dacché abbiamo a che fare con i computer il verbo ”RESETTARE” sovrintende l’azione del cancellare, dell’azzerare, del ripartire. Schiaccio il bottone, riavvio il sistema... elimino il problema.
Col passare del tempo, tuttavia, Ctrl-Alt-Canc da puro gesto tecnico diventa un ”modo di essere”, paradigma risolutivo dagli effetti spesso effimeri.
L’opera fotografica ”RESET?” offre una pronta riflessione sull’illusoria liberazione che lo smaltimento del rifiuto fornisce alla moderna società.
Compro, uso, consumo, smaltisco, quindi elimino. Ne siamo sicuri?
Il mondo è storto e la raccolta urbana del rifiuto ci illude che il sistema basato sul consumo sia in controllo. In queste immagini la linea dell’orizzonte ”raddrizzato per convenienza”, diventa metafora di un equilibrio solo apparente.
In molti mi hanno chiesto se l’oggetto fotografato, raccolto ed esposto nella teca, fosse posizionato proprio in quel punto. Nella maggior parte dei casi si, l’oggetto era proprio nel punto di ripresa, in altre situazioni il rifiuto è stato ricollocato a brevissima distanza (non più di qualche metro) per motivi scenografici, mantenendo inalterata l’integrità concettuale dell’opera.
Il progetto fotografico ”RESET?” in questa sua prima stesura, è composto da 33 opere, riguarda 4 continenti e coinvolge i seguenti paesi: Italia, Spagna, Francia, Portogallo, Svizzera, Turchia, Marocco e Stati Uniti.
Nato nel 1961 nel delta del Po, trova dall’89 ad oggi importanti riconoscimenti da parte della critica e delle riviste specializzate che pubblicano in più occasioni i suoi lavori. Affascinato dall’eleganza formale dei lavori di Gabriele Basilico e dalle ricerche socio-comportamentali di Massimo Vitali, ne ha assimilato il rigore geometrico e la coerenza compositiva, sviluppando l’interesse per l’arte nelle sue più svariate forme. Gli approfondimenti sui fenomeni di interazione sociale e psicologica, completano la sua formazione artistica.