OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Souvenir du Coteto

Souvenir du Coteto
realt� virtuale, modellazione 3d, programmazione, proiezione o schermo con joystick o visore vr
2m x 2m x 2m

Federico Niccolai

nato/a a
residenza di lavoro/studio: Firenze, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2022


Under 35

https://www.federiconiccolai.net/


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Souvenir du Coteto
realt� virtuale, modellazione 3d, programmazione, proiezione o schermo con joystick o visore vr
2m x 2m x 2m

Descrizione Opera / Biografia


Souvenir du Coteto è un metaverso.
Un mondo virtuale in cui vari oggetti comuni, disseminati per una decina di chilometri quadrati, cercano di raccontare le proprie storie.
Il fruitore ha completa libertà di movimento e interazione, come in un videogioco open world.
All’interno della realtà virtuale non c’è alcuna interfaccia, nessuna mappa, l’esplorazione del mondo avviene in una sorta di deriva psicogeografica: ogni esperienza di ”Souvenir du Coteto” sarà per forza di cose unica e personale. Al contrario del video, questa realtà artificiale interattiva nel tentativo di raccontare una storia, non vuole creare una narrazione lineare e unitaria; il tempo di fruizione è potenzialmente infinito.
Gli oggetti presenti sono elementi della mia storia personale, essi provano a raccontare il mio vissuto ma il tipo di fruizione ne mischia e confonde le narrazioni, creando così tante altre storie, cambiate dal continuo raccontarle, ma familiari.
La fruizione di Souvenir du Coteto avviene attraverso proiezione o su schermo con joystick o tastiera per potersi muovere o con visore VR.
.
Ho studiato informatica ma sono laureato in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Lavoro nell’ambito della realtà virtuale in collaborazione con artisti e collettivi a giro per il mondo.
La mia ricerca si basa sulla tridimensionalità, mi interessa la possibilità, visiva, di poter creare diversi punti di vista all’interno di un mondo tridimensionale. Non mi interessa la verosimiglianza con la natura, il digitale viene fuori prepotentemente dai miei lavori perché credo che la forza delle nuove tecnologie non sia quella di riuscire a imitare sempre più fedelmente la realtà fisica che ci circonda ma di rendere visibile qualcosa di altro, qualcosa di nuovo che possa cambiare la nostra percezione del mondo, farci comprendere che i punti di vista, i modi di essere e le sensibilità, sono infinite e che ciò che si mostra come naturale e immutabile è solo una delle realtà possibili.
Il mio obbiettivo è quello di creare portali, squarci, attraverso cui intravedere altre narrazioni.