Descrizione Opera / Biografia
L’installazione fotografica di Francesca De Pieri con il supporto tecnico Daniele Bolpin, consiste in un murales di 150x100 cm le cui tessere (10x10 cm) sono stampate su carta velina. Un sensore di movimento, all’approssimarsi dell’osservatore, attiva le ventole poste lateralmente al murales che, con lo spostamento d’aria, fanno vibrare e frusciare le tessere.
L’effetto ottenuto è di connessione con l’opera e con ciò che rappresenta, ovvero una delle creature viventi più sottovalutate di sempre: l’Albero. Per la realizzazione dell’opera, l’autrice si è ispirata a studi scientifici che hanno dimostrato la connessione profonda del mondo vegetale con la natura circostante, con gli animali e con l’essere umano. Tale connessione e comunicazione, avviene con frequenze e vibrazioni diverse per ogni messaggio da inviare o ricevere.
L’osservatore così si fonde con l’opera stessa e prova visivamente ciò che in natura può essere solo percepito ad un livello profondo o tramite sofisticate apparecchiature tecnologiche.
Biografia
Francesca De Pieri è nata a Mestre città in cui risiede e lavora.
Nel 1998 si iscrive all’ Accademia di Belle Arti di Venezia e nel 2001 grazie al progetto Erasmus, frequenta la Facultad de Bellas Artes San Carlos di Valencia (E). Consegue il diploma in pittura nel 2003 e nello stesso anno si iscrive al corso di Laurea Specialistica in Progettazione e Produzione Arti Visive presso la Facoltà di Design e Arti di Venezia e qui frequenta i corsi di Angela Vettese, Antoni Muntadas, Hans Ulrich Obrist, Lewis Baltz e Guido Guidi, laureandosi nel 2006. Si dedica così alla fotografia, al di video e al design.
Nel 2022 vince, con Daniele Bolpin, il Premio New Post Photography di Mia Fair Milano.
Ha esposto presso TRA a Treviso, Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano, Cittadellarte Fondazione Pistoletto a Biella, Fondazione Francesco Pasinetti a Venezia, Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia, Mia - Milan Image Fair, Fabbrica per l’Arte Borroni a Bollate, Fondazione Francesco Fabbri, Progetto Airswap Manifesta7 a Rovereto, Instituto de Cultura Alicantino e Fundacion Museo del Calzado ad Alicante (E), Gran Teatre Antonio Ferrandis a Valencia (E). È stata in residenza presso Fundacion Inspirarte a Valencia, Fondazione Francesco Fabbri a Pieve di Soligo. Sue opere sono presenti nelle collezioni Fabio Castelli, Eugenio Borroni, Guido Guidi, Carlo Sala, Massimo Simonetti, Daniele Capra, Museo del Calzado di Alicante(E), Accademia Belle Arti di Venezia.
Collabora con Daniele Bolpin appassionato di tecnologia e maker autodidatta.