OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Vento di speranza (2022)

Vento di speranza (2022)
tecnica mista, filo di ferro, collant nero e vecchio isolatore elettrico in ceramica alla base.
h190x50x45 cm (la parte superiore viene agganciata al soffitto o alla parete)

Giulia Nelli

nato/a a
residenza di lavoro/studio: Legnano, ITALIA


iscritto/a dal 24 apr 2022


Under 35

http://nelligiulia.com


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tecnica mista, filo di ferro, collant nero e vecchio isolatore elettrico in ceramica alla base
h190x50x45 cm

 | Vento di speranza (2022) - Dettagli dell’opera

Vento di speranza (2022) - Dettagli dell’opera
tecnica mista, filo di ferro, collant nero e vecchio isolatore elettrico in ceramica alla base

 | L’evoluzione di un sogno (2022)

L’evoluzione di un sogno (2022)
tecnica mista, filo di ferro e collant nero
h60x130x35 cm

Descrizione Opera / Biografia


La pandemia ha messo in luce come sia possibile superare le difficoltà solo attraverso processi di innovazione necessariamente non lineari, vista la complessità delle interazioni tra gli individui di un sistema sociale. L’opera proposta cerca di esprimere questa forza di trasformazione attraverso lo snodarsi di un flusso di pensieri e di legami interpersonali, leggero ed elicoidale, che avanza armonioso e flessibile nello spazio, nel tentativo di superare i conflitti sociali e naturali. L’istallazione, grazie alla sospensione nello spazio delle forme e il gioco di ombre da esse prodotto, cerca di ricreare un’atmosfera rarefatta e sognante e allo stesso modo dinamica: è il tempo dell’attesa ma anche della spinta al cambiamento che ciascuno sente in relazione a un mondo in profonda trasformazione.
Giulia Nelli, nata nel 1992, si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera e ha conseguito il Master IDEA in Exhibition Design al Politecnico di Milano.
È un’artista che analizza la relazione di ciascun uomo con l’ambiente naturale e sociale, nella convinzione che sia necessario ricostruire i legami che, resi liquidi dai nuovi mezzi di comunicazione, necessitano di trovare nuovo senso nella vita reale. L’uso dei materiali tessili (i collant) le consente di esaltare il ruolo del gesto e della manualità, mettendola in contatto diretto con la materia. Il tessuto dei collant viene smembrato, secondo una tecnica di rottura e di scomposizione cara all’arte contemporanea, e ricondotto all’elemento basilare, il filo, che viene lavorato per costruire nuovi equilibri e armonie. Fare, disfare, annodare e riannodare è la storia e l’immagine della vita, è l’abilità che permette alle donne delle mitologie di tutte le popolazioni antiche di ricongiungere in un’unica trama emozioni, parole e silenzi, storie e legami, memorie e speranze per il futuro.
Ha esposto in diverse mostre in Italia e all’estero.
Nel 2021 ha realizzato l’installazione ”Il volto dell’altro”, a cura di LAQ-lartquotidien e Elisabetta Mero presso il Giardino della Basilica San Celso a Milano; è stata selezionata per la mostra ”Lo spazio vissuto - Cambi di prospettiva per il decennio che verrà” a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Tirana e ha vinto il ”Premio Città di Nova Milanese” nell’ambito del 22° Premio Vittorio Viviani.
Nel 2020 ha esposto nella mostra ”Dentro lo specchio”, a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo e il Museo MISP di San Pietroburgo; nel 2019 ha esposto nella mostra ”Untitled” presso Inthependant Gallery a Porto (Portogallo) e nella mostra ”Textile Matière à Sculpter” presso The Fibery - FiberArtGallery a Parigi.
È stata nominata tra i 9 Artisti in Evidenza del ”Premio Cramum 2019” ed è risultata finalista al concorso ”Humans 2018 Miniartextil” a cura dell’associazione Arte&Arte (Como, Montrouge, Busto Arsizio e Caundry), al ”Premio Morlotti-Imbersago” 2018 e 2021 (Imbersago e Museo della Permanente di Milano) e all’”Art Prize CBM 2017/2018” (Torino e Praga).
Nel 2022 è stata selezionata per una residenza d’artista bimestrale presso Villa Greppi.