Descrizione Opera / Biografia
”Change to stay the same” è una scultura costituita dal calco in gesso di un masso tenuto in equilibrio da una forma-cuneo nera, il tutto posizionato su un treppiedi appositamente realizzato.
Inserita all’apice del masso si trova una livella sferica, di modo che il masso ad ogni mutamento o cambio di sede espositiva dovrà essere riposizionato in base ad essa.
L’inserimento di un elemento esterno e quasi casuale, come una pallina da golf punta a sottolineare il concetto di equilibrio.
Andando a posizionarsi in modo precario sull’elemento che mantiene il sasso in posizione eretta, diventa un dispositivo ulteriore per la lettura dell’opera.
In “Change To Stay The Same” emerge come sia “quotidiana ricerca” quella che ogni individuo deve compiere per riuscire a adattarsi al mondo esterno, senza però alterare il proprio essere e riuscendo a mantenere la propria identità. Tutti cerchiamo costantemente il nostro equilibrio, ma esso, proprio perché precario, può essere destabilizzato in qualsiasi momento: la ricerca, dunque, si perpetua nel tempo senza avere mai fine.
BIOGRAFIA
Nel 1997 si iscrive al corso di scultura presso l’accademia di Belle Arti di Brera a Milano durante il quale nel 2002 ottiene con l’incisione “Soprasotto” un premio all’ XI Salon Primo, svoltosi al Palazzo della Permanente di Milano.
Si diploma nel 2003, dopo un periodo di ricerche sulle tecniche incisorie presso una stamperia artistica a Roma, nel 2005 si trasferisce definitivamente a Milano, dove partecipa ad alcune collettive e premi.
Nel 2007 frequenta il corso d’eccellenza T.A.M., nelle Marche, finalizzato al trattamento artistico dei metalli, presieduto da Arnaldo Pomodoro. Lì, grazie al confronto con altri giovani artisti e con la direzione artistica di Nunzio Di Stefano consolida la sua ricerca artistica focalizzata sull’equilibrio e la precarietà, e realizza lavori nei quali, oltre all’impiego di materiali scultorei, si inseriscono oggetti legati alla misurazione spaziale, livelle, fili a piombo ecc… Ne è un esempio la scultura permanente realizzata l’anno successivo per la nuova sezione didattica presso il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.
Nel 2009 prende parte alla residenza internazionale Harlem Studio Fellowship a New York (U.S.A.) dove sviluppa lavori legati al disegno con la penna a sfera.
Giuseppe Buffoli, vuole scolpire l’incorporeità delle forze anziché la materia; gli elementi concreti paiono essere strumenti d’espressione dei legami che si instaurano tra le porzioni d’opera e lo spazio.
Nel 2017 partecipa al XIII Premio Cairo, tenutosi a Palazzo Reale di Milano; l’anno successivo vince il premio Weir Gabbioneta per la realizzazione di una scultura permanente da collocarsi presso la sede dell’azienda.
Nel corso degli ultimi anni partecipa ad esposizioni in Italia e all’estero.