OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Expanded_Self III

Expanded_Self III
schiuma poliuretanica, silicone
30x30x35

Ilaria Cuccagna

nato/a a Cesena (FC)
residenza di lavoro/studio: Como, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2022

http://www.ilariacuccagna.com


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schiuma poliuretanica, silicone
39x30x32 cm

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Expanded_Self VI
schiuma poliuretanica, silicone
20x20x28 cm

Descrizione Opera / Biografia


/Descrizione opera
Ora non chiudo più il materiale dentro a volumi negativi: la schiuma a differenza del materiale utilizzato in precedenza, é autoportante, leggera, semplice.
Dove non incontra una forma provvede a crescere e a generare forme dinamiche, portatrici di energia. Il suo autoconfigurarsi diventa per me qualcosa di organico, che vive indipendentemente da me. Amo la sua leggerezza, il dinamismo, la sua resa. E poi il colore, lontano dal piacere visivo ma identico alla gomma siliconica catalizzata: negativo e positivo ora si attraggono. Non sono più separati, non più l’uno genera l’altro, non più subordinati ma equivalenti. Devono quindi rimanere uniti e nel ‘disvelamento’ della prima scultura é avvenuta la rivelazione: la gomma svela solo in parte questo volto deformato e impreciso. Le scultura antica, che nell’opera riproduce un frammento michelangiolesco del volto di Giuliano de’ Medici, diventa una persona del mondo di un’altra epoca, più recente di quella a cui appartiene, ma allo stesso tempo é parzialmente nascosta, nella sua insicurezze, nella sua indefinitezza, nel suo essere abitante della contemporaneità.
/Biografia
Ilaria Cuccagna nasce a Cesena, nel 1981, vive e lavora tra Como e Milano.
Ha studiato scultura e fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino e la Facultad de Bellas Artes de San Carlos, Universidad Politécnica di Valencia. Dopo l’università continua a maturare le proprie competenze tecniche lavorando all’interno di fonderie artistiche, sia in Italia che all’estero. Queste esperienze sono determinanti per la sua ricerca e sensibilità nei confronti della materia. Negli anni ha collaborato come docente universitario con il Dipartimento di Storia dell’Arte dell’Università di Malta, conducendo workshop di tecniche per la scultura. Oggi è docente di Discipline Plastiche. La sua ricerca si declina in sculture e opere site-specific che parlano di azioni accadute, processi innescati, alterazioni della materia che raggiunge la propria conformazione definitiva solamente dopo essere sottoposta a sollecitazioni. In questo senso l’artista considera la
scultura come una pratica performativa. Il riferimento alla natura e all’archeologia sono aspetti importanti della ricerca: approfondendo gli studi in ambito iconografico, in particolare sui modelli di scultura classica, ha iniziato a considerare l’oggetto archeologico come la sintesi tra natura e cultura; un prodotto culturale di cui la natura si riappropria trasformandolo nel tempo. Lo scavo e il ritrovamento, così come l’utilizzo dei ‘resti’, fanno dunque parte della sua pratica. Gesso, gomme siliconiche, bronzo e poliuretano espanso sono i materiali che predilige per le sue opere. Tra le mostre più importanti: la Biennale di Malta nel 2015, la prima mostra personale presso la Galleria Riccardo Crespi di Milano nel 2017. Nel 2018 partecipa con un’opera installativa a Brain-tooling, curata da Dolomiti Contemporanee, presso il Forte di Montericco a Pieve di Cadore. Nel 2019 alcune sue opere sono esposte alla mostra Selvatico [14]. Atlante dei margini, delle superfici e dei frammenti presso il Museo Civico Luigi Varoli di Ravenna; dello stesso anno la mostra personale Vestigia del presente è ospitata dalla Galleria Ramo a Como, la quale inizia a rappresentare il suo lavoro. Nel 2019, inoltre, l’artista vince il premio svizzero Young Artists Contest con l’opera Natural Culture che diviene cosi’ parte del Museo d’Arte di Mendrisio. Nel 2022 espone una nuova fase della sua ricerca nella bipersonale Un tempo lungo presso la Galleria Ramo e Pelle Cruda, una grande personale alla Fondazione Mecrì a Minusio, Svizzera.