In absentia fa parte di una serie che ho intrapreso a gennaio di quest’anno, ancora pandemico, incerto e paludoso, e che sto tuttora portando avanti.
Ho vissuto la casa come Rifugio, come riparo dalla complessità e dalla precarietà del mondo. Come luogo sicuro da cui mostrarsi e da cui rimanere collegati, anche se virtualmente e flebilmente, al resto dell’umanità. Privata del proprio volto, inaccessibile, quasi inconsistente. La dimora é diventata così contenitore di un Tutto anelato e sospeso. Cubo trasparente da cui affacciarsi su di una esistenza più immaginata che vissuta, suggestione di echi del passato e proiezione di sogni futuri, ma poco animata dall’impalpabile e immobile presente. Una casa di vetro come spazio simbolico del mondo e soglia invisibile tra interno ed esterno. E da questo intimo osservatorio nascono incontenibili le riflessioni sul destino dell’uomo e sul destino della Terra. Sorge l’urgenza di creare una nuova armonia con la Natura e di riscoprire il legame ancestrale che ci unisce a essa. Di desiderare luoghi ampi, inviolati e assoluti dove sia ancora possibile stabilire un contatto con l’energia del nostro pianeta. Ed ecco il dirupo, l’acqua, il monte, il vulcano e la caverna. Elementi simbolici primordiali in stretto dialogo con sparute apparizioni di oggetti familiari, emblemi di un vissuto umano sempre più domestico e sempre più irreale.
Biografia
Laura Villani nasce a Pavia dove vive e lavora. Si diploma al Liceo Artistico e al Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi di Milano. Frequenta i Corsi Internazionali di Calcografia all’Accademia di Urbino e i Corsi di Tecniche Incisorie Tradizionali e Sperimentali alla Scuola Internazionale di Grafica a Venezia. Stampano le sue lastre Giorgio e Daniele Upiglio a Milano e Franco Masoero a Torino.
Nel 1998 è finalista al II Tokyo International Print Triennal che si svolge al Tama Art University Museum di Tokyo, al Premio Arte Mondadori a Milano, al XVIII Print Internacional de Cadaqués e alla I Triennale Nazionale di Grafica Città di Brescia, a cura di Mauro Corradini.
 Del 1999 la mostra personale, ”Il sortilegio del volto”, alla Galleria Il Quadrato di Chieri -Torino. Acqueforti e puntesecche accompagnate da un testo di Marco Fragonara. Dello stesso anno la personale ”Il segno svelato”, alla Galleria San Michele di Milano. 
Del 2000 la personale ”L’età maggiore”, nella sede di Archivi del ‘900 di Luigi Olivetti a Milano. Nel 2001 è invitata alla II Triennale Nazionale di Grafica Città di Brescia. Nel 2002 è invitata al III Premio Internazionale Leonardo Sciascia Amateur d’Etampes che, al termine di un ciclo espositivo nelle città di Parigi-Roma-Firenze-Venezia, si tiene nella Civica Raccolta di Stampe Bertarelli, al Castello Sforzesco di Milano. Nel 2005 è finalista al IV Tokyo International Print Triennal al Tama Art University Museum di Tokyo. Nel 2006 espone al Museo della Permanente di Milano, partecipando alla Rassegna di Pittura ”Ventipiucento gli anni della Permanente”. Nel 2008 partecipa alla Rassegna di Pittura ”Dipingere l’immenso-Traduzioni pittoriche della letteratura del Novecento” nella sede di Archivi del ‘900 a Milano. Nel 2009 partecipa alla Rassegna di Pittura ”Note d’Arte” a Pavia nel Palazzo Centrale dell’Università.
Sue incisioni sono entrate a far parte di alcuni importanti Gabinetti delle Stampe italiani ed esteri, fra cui: Civica Raccolta delle Stampe Bertarelli - Castello Sforzesco di Milano; Tama Art University Museum di Tokyo; Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne di Bagnacavallo; Gabinetto dei Disegni e delle Stampe di Santa Croce sull’Arno - Pisa.
Negli ultimi anni si dedica unicamente alla pittura e al disegno. Appassionata di tecniche classiche, visita i musei d’Italia e d’Europa per osservare la pittura dei grandi maestri. Una pittura che suggestiona fino ad imprimersi profondamente nell’immaginario.
Nel 2021 è invitata dal curatore Marco Goldin ad esporre alla prestigiosa mostra di pittura contemporanea ”Attorno a Van Gogh. Otto pittori e i colori della vita”, allestita accanto all’ampia esposizione monografica dedicata a Vincent Van Gogh, al Centro Altinate San Gaetano di Padova. A seguito dell’esposizione, l’opera “Provenza. Il giorno sospeso” entra a far parte della collezione Meoli ed esposta presso la sede del Piccolo Chiostro San Mauro a Pavia nel corso della mostra ”Piccola Antologia Visiva: una selezione dalla Collezione Meoli” a cura di Paolo Campiglio.
 Dell’autunno 2021 la personale ”Oltretempo”, a cura di Chiara Gatti, alla Galleria Manifiesto Blanco di Milano. Per l’occasione presenta una nuova serie di dipinti, risultato della propria ricerca pittorica degli ultimi tre anni.