Descrizione Opera / Biografia
Figure vagamente antropomorfe, indefinite, anonime, sole, campeggiano su fondi sgretolati, corrotti da aridi cretti: profonde crepe che segnano indelebilmente territori dell’anima e del quotidiano devastati dalla follia. Sequenze di lettere e numeri rimandano a ricordi nefasti del passato quando a molte persone non fu più concesso di avere un nome. Ma anche il presente è ormai pervaso da algoritmi che gestiscono la vita stimolando una falsa « socialità », assottigliando pericolosamente il confine tra reale e virtuale e impedendo quel sano « ascolto interiore » del quale avremmo bisogno come l’aria che respiriamo. Password, Blockchain, Criptomonete, tutto è gestito da numeri, dove il confine tra virtuosità e immoralità è molto labile.
Questi lavori vogliono essere un invito a riempire le vuote figure di pensieri indipendenti, di significati, di senso profondo… di spiritualità.
Introspezione e libero arbitrio versus algoritmi e superficialità.