Descrizione Opera / Biografia
Il titolo si riferisce al quartetto che il musicista francese Olivier Messiaen, internato nel 1940 nel campo di concentramento di Gorlitz in Polonia, compose, con strumenti di fortuna, nel momento più buio della storia dell’umanità.
Pensare che certe tragedie non si ripeteranno più è illusorio e poco realistico.
Figure vagamente antropomorfe, indefinite, anonime, sole, campeggiano su fondi sgretolati, corrotti da aridi cretti: profonde crepe che segnano indelebilmente territori dell’anima e del quotidiano devastati dalla follia. Sequenze di lettere e numeri rimandano a ricordi nefasti del passato quando a molte persone non fu più concesso di avere un nome. Ma anche il presente è ormai pervaso da algoritmi che gestiscono la vita stimolando una falsa « socialità », assottigliando pericolosamente il confine tra reale e virtuale e impedendo quel sano « ascolto interiore » del quale avremmo bisogno come l’aria che respiriamo. Password, Blockchain, Criptomonete, tutto è gestito da numeri, dove il confine tra virtuosità e immoralità è molto labile.
Questi lavori vogliono essere un invito a riempire le vuote figure di pensieri indipendenti, di significati, di senso profondo… di spiritualità.
Introspezione e libero arbitrio versus algoritmi e superficialità.
BIOGRAFIA
Marco Fiaschi è stato per oltre trent’anni designer per importanti marchi di abbigliamento sportivo e sportswear.
In quegli anni di grande lavoro creativo affina la sua passione per l’arte iniziando a sperimentare l’utilizzo dei materiali più disparati. In seguito a questa lunga esperienza, la sua consolidata capacità di osservazione antropologica, lo spingono a indagare artisticamente l’Antropocene, nelle sue correlazioni materiali e spirituali con la natura.
Il suo lavoro, prettamente materico, astratto e fortemente espressionista, medita sulle distorsioni di una società dominata dal culto dell’immagine e dell’apparenza, inconsapevole di un nuovo monoteismo dominante: quello della Rete.
Prendono forma da queste riflessioni analitiche le opere che rappresentano lo stile e il pensiero dell’artista, che resta di fondo legato all’ambito sociale, strutturale e contemporaneo.
Per i suoi lavori utilizza ferro, resine, cemento, gres, legno, ceramica e ossidi, che assembla e lavora anche per sovrapposizioni e che, come ere geologiche, affiorando da un lontano passato, lasciano la loro potente traccia.