Descrizione Opera / Biografia
Queste due opere sono state realizzate nell’ambito dell progetto espositivo Naturalia Artificialia, una collaborazione tra la Fondazione Museo Civico di Rovereto e la Scuola di Sant’Osvaldo che mi hanno invitata, insieme ad altri artist* a scoprire e reinterpretare il patrimonio scientifico del museo.
Ho avuto la possibilità di collaborare con i ricercatori e le ricercatrici del museo, che mi hanno mostrato le stanze segrete degli erbari, raccontato storie e spiegato il lavoro che portano avanti al museo. L’approccio scientifico mi ha fatto riflettere su un binomio apparentemente contrastante : Fantasia /Scienza.
La natura dei miei quadri è immaginaria, si basa sulla mia storia e su visioni che sviluppo grazie all’istinto della pennellata e del colore. Questo progetto mi ha spinto a mescolare immaginazione e scienza, quella delle piante e dei fossili.
Ho dipinto due figure speculari sia per forma che per colore. In ognuna di esse è presente un simbolo: in una il fossile per eccellenza ossia l’ammonite e nell’altra il serpente.
La scelta di questi simboli non è casuale: la parola fossile deriva dal latino e significa “che si ottiene scavando” ossia un qualcosa che viene alla luce. Proprio come il corpo, il cui interno è buio, viene illuminato da una una nuova luce pittorica che crea un ambiente interiore abitato da forme naturali.
Nella figura rossa, il serpente simbolo antico di eterna rigenerazione, attraversa il corpo ondeggiando come un fiume che nutre la vegetazione circostante, rendendo il paesaggio rigoglioso. Nelle leggende medievali, l’ammonite si credeva essere proprio un serpente pietrificato. Ecco che le due figure dipinte si osservano e dialogano tra loro secondo il binomio immaginazione e scienza.
La leggenda fa parte del pensiero magico mentre l’ammonite è legge naturale.