Descrizione Opera / Biografia
Try è un’opera corale incentrata sullo sport, raccontato sia con la messa in scena performativa che con la fotografia e il video. Ogni performance è la narrazione di uno sport ed è site specific, decontestualizzando reali azioni sportive performate da atlete professioniste mettendole in scena in luoghi urbani o deputati all’arte con l’intento di immaginare una nuova e potente mitologia del femminile. Quest’opera è il culmine della mia ricerca artistica sulla costruzione collettiva, la mitologia del femminile, le strutture sociali e il Corpo come strumento narrativo. Nella performance Try#3, realizzata nel sottopassaggio di Viale Lunigiana a Milano, durante Biennolo 2021, due giovani donne pugili si affrontano sotto lo sguardo vigile dell’arbitro di gara, in un ring minimale disegnato con nastro giallo sull’asfalto del trafficato sottopassaggio milanese per interpretare la violenza della metropoli e la conflittualità delle relazioni umane che il suo affollamento implica. Nella nervosa agilità delle due interpreti, le cui divise cromate, sprayate di colore direttamente sul corpo delle atlete, sono l’unica concessione all’elaborazione formale dell’atto performativo, lo spettatore può esperire sensorialmente un’idea pura di confronto frontale in cui proiettare i vari livelli di conflitto relazionale che ciascuno di noi si trova ad affrontare nel corso della vita e immaginare di ricondurre a sé le energie delle due donne in combattimento per riportare il proprio smarrimento in un campo regolamentato. Preponderante all’interno dell’opera è la dialettica tra regola e libertà incarnata dal corpo sportivo inteso come prodotto di rigorosi protocolli di allenamento in cui tutto è controllato per preparare l’atleta a reagire all’assoluta imprevedibilità di ciò che accade durante la gara, apice regolamentato di libertà a cui tutto è finalizzato.
Marilisa Cosello (Salerno, 1978) vive e lavora a Milano. Si diploma in Arti Visive in UK, si laurea in Storia del Cinema a Milano, consegue un master in Fotografia alla Noorderlicht School (NL) e studia con François Cheval presso il Museé Nicéephore Niépce a Chalon sur Saon (FR). La sua pratica è fortemente contemporanea, caratterizzata dalla partecipazione del corpo e dalla costruzione di performance che attivano un dialogo tra storia, cultura e strutture sociali. Ripensando al ruolo della Società come Famiglia, e del Privato come Collettivo, Cosello fonde diverse forme di indagine sul potere, sovrapponendo pubblico e privato, rituali familiari e archetipi collettivi. Attraverso fotografia, performance e video, la sua ricerca si configura come una riflessione sulla natura politica del singolo corpo come soggetto, e sull’impatto delle dinamiche di potere sulla storia di individui e comunità. Espone in Italia e all’estero presso importanti istituzioni e manifestazioni tra cui si ricordano: M9 Museum, Venezia Mestre, Fotografie Forum Frankfurt, Mediterranean Biennial of Contemporary Art, Sarajevo; Circulations Festival, Parigi; Central Dupon, Parigi; Palazzo delle Esposizioni, Roma; Museo di Santa Giulia, Brescia; Kunsthalle, Lana (BZ); Fotografia Europea, Reggio Emilia; Fondazione Francesco Fabbri, Pieve di Soligo (TV), Centrale Festival, Fano; MIA, Milano. Vince due edizioni del Premio Fotografia Europea e il Lugano Photo Festival; ottiene la menzione d’onore all’interno delle manifestazioni di PhotoEspagna, Descubrimientos Braga e Berlin Photo Festival.