Descrizione Opera / Biografia
Si tratta di un dittico che rappresenta due immagini di abitazioni -esterni ed interni- strutture deserte e rigide, da cui fuoriescono capelli veri, come esseri animati dotati di energia propria. Come
se il mondo, e noi con esso, si fosse addormentato e le nostre chiome avessero invece continuato a crescere, recuperando la loro natura selvaggia e portandoci a
divenire un tutt’uno con la natura e la vita fuori dalle nostre case chiuse. Come quando, nella favola, la bella addormentata punta dall’arcolaio cade in un sonno
profondo lungo cent’anni e tutto il castello viene avvolto da rovi. Considerati magici in molte tradizioni, sembra non si decompongano nemmeno dopo la morte.
Da vivi simbolo di forza e seduzione, da morti sopravvivono come reliquie.
I capelli sfuggono qui al nostro controllo e, come molte altre cose, fuoriescono da noi anche quando non vogliamo: energie, emozioni e molto altro di invisibile
agli occhi.