OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | Dall’orizzonte delle particelle all’orizzonte degli eventi

Dall’orizzonte delle particelle all’orizzonte degli eventi
acquerello, cartoncini incorniciati
50.00 x 120.00

PATRIZIA COMI

nato/a a Lecco
residenza di lavoro/studio: Bologna, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2022


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Descrizione Opera / Biografia


L’OPERA
”Dall’orizzonte delle particelle, all’orizzonte degli eventi”: richiama concetti della cosmologia e della teoria della relatività a proposito della massima distanza nell’universo dalla quale la luce può avere raggiunto l’osservatore al momento attuale e potrà mai raggiungerlo in qualsiasi momento futuro. L’orizzonte quindi non è semplicemente la linea apparente che separa la terra dal cielo rappresentati in svariate condizioni atmosferiche e climatiche, di luce e calore, quindi di colore. 
Non c’è strumento scientifico che possa visualizzare orizzonti che vadano oltre il limite dell’universo osservabile. La religione non è più in grado di collegarsi e collegare come anticamente con la dimensione della trascendenza. Gli stessi esseri umani sono schiacciati nella consumistica materialità quotidiana, resi incapaci di immaginare nuovi orizzonti come possibili prospettive future per uscire dalla crisi del sistema ecologico, economico, sociale e culturale. 
Ecco allora che l’arte assume una rinnovata funzione di risveglio delle coscienze e torna ad essere attuale la pittura con le sue potenzialità espressive ed evocative, in particolare attraverso la potente suggestione del colore.
L’ARTISTA
Sono artista e arte-terapeuta e attraverso il colore ricerco nuovi orizzonti, celebro la bellezza: dipingo, tengo corsi e seminari in Italia e all’estero confrontandomi con gli archetipi di ogni tempo e cultura. Lo scopo della mia vita è portare armonia ovunque sia possibile e la pittura rappresenta per me lo strumento migliore che applico anche nel volontariato sociale
Nata vicino ad un grande lago tra le montagne, nel vento e nell’aria brillante, da allora ho sempre inseguito le variazioni acquatiche e luminose, in particolare con i colori ad acquerello, incontrando vari maestri di diverso orientamento, non solo accademico.
Lo studio, l’esperienza e una lunga formazione artistica, psicologia e in arte-terapia mi hanno accompagnato per tutta la vita ma sono stata anche dirigente in ambito culturale presso una istituzione pubblica con l’intento di fare crescere la sensibilità e la crescita sociale tra i cittadini a partire dai più giovani.
Amo Venezia dove prevalentemente lavoro: mi immergo nelle stratificazioni e nei riflessi d’acqua, nell’arte più raffinata e consunta, nei silenzi e nella musica, nel tempo sospeso e nel suo fluire ritmico che sono per me una fonte di concentrazione e ispirazione.
Sono fortemente convinta che ci sia bisogno di ricercare nuovi e più vasti orizzonti cambiando punto di vista e collocazione; di uscire dalla zona di confort e di routine, di correre anche qualche rischio di disorientamento a contatto con l’ignoto o con aree d’ombra. 
Spero che le mie opere possano suscitare qualche domanda e riflessione profonda ad uno sguardo più immaginativo che critico, magari stimolare un interesse che dal piano estetico si avventuri su quello più esistenziale.
Il fascino dell’orizzonte consiste nel fatto che, quanto più ci si avvicina, tanto più esso si allontana. L’unica certezza è data esclusivamente dall’incertezza; dalla ricerca dell’ordine più incomparabile che si può rintracciare a partire dal caos assoluto. E, in questo processo, a governarci è la passione di vivere, da quando con la nascita, e ancor più nei risvegli spirituali, si manifesta la luce per la prima volta fino all’ultimo e più incerto orizzonte.