Descrizione Opera / Biografia
Vorrei poter dare un odore al mio lavoro. Odore d’estete, per esempio. Odore di shampoo. Di legna. Odore di prima, di dopo. Odore di vita.
Eppure, tale lavoro, è esattamente questo: un odore. L’odore di stare dalla parte del torto. L’odore del profilo che altri disegnano per te. L’odore di una condizione scomoda.
Osservandolo sembra solo un lunedì mattina in pieno Maggio. Siamo a Bologna. Le finestre sono aperte e in aula entra un brezza che muove la polvere. I vestiti sono leggeri, velati. Non c’è niente da nascondere ma tutto da scoprire. Sotto i gomiti delle ragazze, scricchiola la carta da parati con cui è stato rivestito il tavolo. È un tavolo lunghissimo ma nel quadro non si vede perché non è importante. Ci sono quattro tazzine. L’invito a berne una. Non c’è niente da nascondere. Tutto da scoprire.
Cave canem! Anche se per gli altri, il cane, sei tu!