Descrizione Opera / Biografia
Piano di lavoro per un autoritratto / Work plan for a self-portrait
2020
Piano di taglio in alluminio, acqueforti incorniciate su legno e plexiglass
Dimensioni variabili
Un piano di lavoro o di taglio su cui viene pensata l’opera si trasforma in matrice, ossia la lastra dove l’azione ha lasciato le sue tracce si trasforma nel quadro stesso che sorregge come un cavalletto l’operazione della creazione.
L’acquaforte sorregge la sua matrice quasi come dei figli prendessero sotto braccio una madre.
Lo scarto anche qui diventa materia importante su cui riflettere e su cui trovare un proseguimento, una nascita nell’opera, una vita non ancora conclusa e non un punto, ma una svolta.
I segni di taglio e sagomatura diventano gesti astratti.
Il dialogo tra il quadro astratto e il ritratto portatile diventa simbiotico essendo l’uno parte autogenerata dell’altro cadendo e rialzandosi continuamente e senza sosta su un confronto incessante tra il concetto di opera in creazione e opera conclusa, ma anche tra astratto e figurativo chiedendosi costantemente dove sia l’opera se nella sua realizzazione o nel suo fine, o forse in entrambi.
L’opera in questo caso è l’operazione, il lavoro stesso che nel suo generarsi ha dato vita e sostanza a un’idea. Questo lavoro non è altro che la forma e il respiro del proprio tragitto.