Pandora, l’involucro, il vaso per eccellenza che non attende altro che essere aperto per riversare, nel bene e nel male, il suo contenuto; non a caso il dipinto è realizzato sul retro di un contenitore di compensato. Questo è Pandora: un mondo, un universo, una sovrapposizione di colori che, dall’arancio al nero, descrivono stati d’animo. Strato dopo strato cambia l’intensità, l’umore, la profondità con cui guardare il mondo: i colori sono azioni della luce, azioni e passioni (così li descrive Goethe) / Rosaria Amantea è nata in Calabria e ha vissuto altrove (Roma, Atene, Milano); ha svolto la sua attività professionale di architetto con particolare attenzione rivolta ai temi della città e del paesaggio. Tra pianificazione e progettazione, la Città (quella disegnata, pensata, vissuta, letta e governata) è stato il terreno delle sue sperimentazioni. 10 anni fa ha avuto inizio il suo percorso nella pittura. Fu un evento naturale, non una azione pensata né tantomeno premeditata. Fu un gesto. Punto. Da allora la pittura rappresenta la sua più autentica espressione, il suo modo più naturale per stare al mondo.