OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | Notturni

Notturni
penna a sfera, carta montata su cartoncino museale e telaio
120 x 170 cm

Silvia Inselvini

nato/a a Brescia
residenza di lavoro/studio: GUSSAGO, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2022


Under 35

https://silviainselvini.com/


visualizzazioni: 829

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Descrizione Opera / Biografia


Nel momento storico che stiamo vivendo, in cui tutte le certezze del reale e del nostro rapporto con esso sono crollate e in cui abbiamo fatto un’esperienza nuova e diversa in relazione alla tradizionale percezione del tempo e dello spazio - sia a livello materiale che mentale -, la ricerca di Silvia Inselvini si staglia ancora più prepotentemente nella sottile riflessione sull’esistenza umana. In realtà, quella dei Notturni è una serie che ha radici precedenti alla situazione attuale, ma, proprio per la sua dimensione solitaria e straniante, assume ancora più significato.
Il tempo messo in campo da Inselvini non va misurato in ore e minuti, ma in quelle piccole e continue trasformazioni che il gesto è in grado di apportare sulla superficie intonsa della carta, che ne segna così magnificamente lo scorrere inesorabile, come somma, ma allo stesso tempo anche sottrazione, di tracce e momenti. Il tempo reale del fare si dilata così in una sospensione che scavalca i limiti imposti dalla sua concezione ordinaria e tradizionale. L’opera si materializza in questo modo in semplici composizioni fatte da accostamenti potenzialmente infiniti di fogli oscurati di inchiostro, memori di quel gesto in costante ripetizione che si annulla nel suo sommarsi, dando vita ad un’aspirazione rituale dell’oltre attraverso una pratica che è sempre accompagnata dal profumo dell’inchiostro e dal ronzio della penna che sembra danzare sulla carta in un ossessivo movimento senza sosta. Si apre in questo modo una rappresentazione evocativa, dal grande impatto spirituale e metafisico, in grado di avvolgere l’osservatore nel vortice cromatico dell’oscurità, creato attraverso una serie di inaspettate e imprevedibili sfumature segniche che diventano materializzazione della rituale ossessione dell’artista, a metà tra il ripetuto esercizio fisico e la concentrata operazione mentale.
Ma l’oscurità da sola non avrebbe senso di esistere, e si definisce proprio grazie all’emergere inaspettato della sua controparte luminosa, grazie alle cangianze e ai riverberi che solo l’inchiostro così trattato è in grado di offrire. Nel sommarsi estremo dei segni, prende così forma tangibile la dimensione del gesto reiterato in una scrittura incomprensibile, che si cristallizza in fogli dall’animo profondamente mutevole, sospesi nel tempo e nello spazio.
E così, dopo essere discesi nel suo buio più profondo - memore anche delle notti insonni dell’artista che si tingono, foglio dopo foglio, dello stesso colore dei suoi lavori -, ci si risveglia da questo torpore, pronti per interrogarci nuovamente sul senso della nostra esistenza e del nostro tempo, in costante bilico tra ombra e luce, silenzio e rivelazione, leggerezza e ossessione.
_____
Silvia Inselvini (b.1987) conduce da anni una osservata ricerca sul tempo, attraverso la ripetizione continua, inesausta e stratificata di gesti precisi, organizzando il farsi dell’opera con una metodologia rigorosa. Tra gli ultimi eventi del 2022 che la vedono coinvolta si segnalano il Premio VAF a Kiel, la Triennale di Tongyeong in Corea del Sud e la collettiva ”Anàstasi: turbamenti, immersioni, attese, rinascite”, mostra premio organizzata da ArteamCup per la sua VI edizione nella sede di Pietrasanta della Galleria Giovanni Bonelli, che vede protagoniste quattro artiste individuate dalla giuria come menzioni speciali, e una bipersonale alla Benjamin Eck Galerie a Monaco di Baviera. Nel 2021 ha vinto il Best Talent Prize e il Best NICE artist nell’ambito di Paratissima, è stata finalista al XV Premio Arte Laguna, e si segnala anche ”The colour out of space”, personale tenutasi a Ratisbona alla Galerie Isabelle Lesmeister.