”Spectrum” è la tensione tra l’immagine sintetica che la realtà porge all’occhio e la frequenza analitica emessa dalle forme e dai colori. Una corrente convettiva che è il diuturno tormento tra dissoluzione e ricomposizione di ogni scatto
Silvia Serenari segue da anni un cammino personale intriso di filosofia, esoterismo, simbolismo alchemico e magia , con l’intento di avvicinare quel meraviglioso mondo visionario al suo percorso artistico, creando così un lavoro denso di spiritualità e richiami al sacro. Nel 2000 si trasferisce a Roma e, parallelamente alla ricerca artistica ed agli studi, inizia a lavorare stabilmente con una compagnia di teatro, occupandosi: delle scenografie, dei costumi, della parte organizzativa e saltuariamente di performance sul palcoscenico. Per 3 anni ha operato in teatri prestigiosi come: Teatro Argentina e Vascello di Roma, Caio Melisso di Spoleto, “Degli Avvaloranti” di città della Pieve. Nel 2003 si è tenuta la sua prima mostra collettiva al ”Castel Sant’Angelo” di Roma A seguire mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati in Italia ed all’estero, tra le quali ricordiamo: Gilda Contemporary Art (Milano) E3 artecontemporanea (Brescia), Dora Diamanti arte contemporanea (Roma) , Sala 1 centro internazionale di arte contemporanea (Roma), Galleria Roberto Peccolo (Livorno), l’antico Monastero di Missaglia, Villa Borromeo d’Adda (Arcore) il Museo Civico di Chiusa, il Must, museo del territorio (Vimercate), Il Palazzo dei Priori (Viterbo), il Museo Pietro Canonica (Roma) , la Stazione Palais-Royal di Parigi, la Kamalnayanan bajaj Art Gallery di Mumbay,