Descrizione Opera / Biografia
(Foto Giorgio Benni)
Come parte della mia produzione dedicata allo studio dell’arte del passato, Il dipinto in maniera esplicita ma libera si ispira alla nota canestra di Caravaggio, considerata come la natura morta capostipite del genere. Il mio lavoro nasce come tributo ad un grande artista e alla sua opera, un’operazione trasversale che mette insieme l’apparente semplicità delle forme e dei colori del gioco, con il tema complesso dei rapporti tra uomo e natura, che a ben guardare sono una sola cosa. Con il titolo preso da una famosa frase di J.J Rousseau, intendo sottolineare il tema trattato.
Caravaggio con straordinario realismo metteva in evidenza le ”imperfezioni” della natura, presentando con puntualità i segni del tempo, l’azione di insetti e parassiti, tipici dei frutti della terra, la vita vera in tutte le sue sfaccettature. In antitesi qui la perfezione formale vuole mostrare una sorta di inganno, forse ispirandosi a forme seduttive di comunicazione che citano modelli idealizzati di grande effetto, che spesso però hanno poco a che fare con la realtà della vita, quella autentica delle persone.
Il mio lavoro intende inoltre suscitare una riflessione sui temi legati alle risorse naturali, sullo squilibrio grave nella distribuzione della ricchezza sulla popolazione mondiale, sull’impatto delle attività antropiche che mette a rischio il delicato equilibrio dell’ecosistema in cui viviamo, vitale per noi come specie in particolare e che troppo spesso diamo per scontato.
A rischio sono le condizioni ambientali che permettono a noi umani di vivere bene sulla terra, non è a rischio la vita del pianeta, come spesso invece sento dire o vedo scritto. Ancora una volta l’uomo si sente centro dell’Universo, colui che ne regola e decide il futuro, crede illusoriamente che dal suo comportamento dipenda la vita di un’intero pianeta.
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Stefano Bolcato vive e lavora a Roma. Ha iniziato la sua formazione negli anni ’90 presso la Scuola di Arti Ornamentali S. Giacomo e l’Accademia di Belle Arti, studiando i temi classici, il paesaggio, la figura, la nature morta.
Nel 2006 ha iniziato a utilizzare ambientazioni e personaggi Lego come strumento narrativo, concentrandosi su temi sociali come la violenza domestica, la crisi economica, la salute e la sicurezza sul lavoro, le operazioni di peace keeping, il terrorismo e altro ancora. Dal 2014, la storia dell’arte è diventata la sua ispirazione, reinterpreta i temi della figurazione classica e opere più o meno note dei grandi artisti del passato.
Mostre selezione recente
2019/22
I LOVE LEGO curated by Arthemisia
Museo degli Innocenti / Florence
Centro Culturale Altinate San Gaetano / Padua
Palazzo Albergati / Bologna
Palazzo Bonaparte / Rome
Museo della Permanente / Milan
2021
Dante Plus / Biblioteca di Storia Contemporanea “Alfredo Oriani” / Ravenna
2020
Cuore / Afnakafna Art Gallery / Rome / curated by Antonella Caraceni
Le idee degli altri / Afnakafna Art Gallery / Rome / curated by Antonella Caraceni
2019
Artificae Plantae / Afnakafna Art Gallery / Rome / curated by Antonella Caraceni
2018
Ultrapop / Sala Orsini Palazzo Chigi / Formello (Rome) curated by Valeria Arnaldi, Pier Luigi Manieri
2017
PEOPLE / Museo Archeologico Provinciale di Salerno / curated by Giuseppe Ariano (Fonderie Culturali), Davide Boselli, Claudia Ferrini (Zoe Art&Culture)
2016
European Cuteness Art / Arsenal Museum for Contemporary Art Sofia / Bulgary / curated by Giancarlo Carpi (Studio Soligo)
The BESTiarium / Museo Civico di Zoologia / Rome / curated by Mirko Pierri (a.DNA Project)
2015
Corporate Art / GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna /Rome / curated by Luca Desiata (PptArt)
2014
Contaminazioni 014 / Italian Institute of Culture / Bucarest, Romania / curated by Raffaele Soligo, Giancarlo Carpi (Studio Soligo)
2013
C’era una volta, gioco e giocattolo / MACRO La Pelanda / Rome / curated by Valeria Arnaldi
2012
EcoArte Biennale Shingle22j / Forte Sangallo / Nettuno / curated by Associazione Culturale 00042
2011
DADAUNPOP, The Italian new POP – itinerant exhibition project in the cities of Mumbai, Calcutta in New Delhi. Exhibition promoted and supported by the Italian Embassy in India, Consulate General of Italy in Mumbai, Consulate General of Italy in Calcutta, Italian Institute of Culture in New Delhi, 2011
curated by Igor Zanti