OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | piccola archeologia

piccola archeologia
pannolenci, cotone idrofilo, filo di cotone
50 x 80 x 5 cm

Teresa Gargiulo

nato/a a
residenza di lavoro/studio: Meta, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2022


Under 35


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Descrizione Opera / Biografia


“piccola archeologia” è un lavoro che indaga l’applicazione della polisemia alle immagini.
In semantica, la polisemia è la proprietà del segno che, pur mantenendo lo stesso significante, ammette più significati: una parola polisemica è una parola che ammette più significati e/o rimanda a più campi semantici conservando per gli stessi la medesima forma.
Le forme da cui si sviluppa il progetto provengono da una cornice
danneggiata, il cui vetro, rompendosi, si è frantumato in diversi pezzi.
Ciascun pezzo è stato salvato proprio in base alla sua forma, che assume, via via che la si guarda, significati diversi: frammento di vetro, arma preistorica, utensile da cucina, animale, numero, paesaggio, confine politico, geometria irregolare.
In questo senso, la ricerca dimostra la qualità polisemica delle immagini: questa infatti esiste nel momento in cui la singola forma, rimanendo inalterata, accetta possibili declinazioni di significato. Mettendo in discussione l’arbitrarietà della significanza, il lavoro mette in discussione la realtà e apre a diverse possibili interpretazioni della stessa.
L’identificazione di tutte le possibili declinazioni spetta a chi guarda, che dovrà operare una ricerca nel proprio immaginario (inteso come tutto il vissuto visuale raccolto nella memoria) per far emergere le possibilità polisemiche delle forme.
In questo senso il titolo allude sia all’iniziale recupero di ciascun
frammento sia al successivo scavo associativo, in una continua operazione di messa in discussione dei significati.
Teresa Gargiulo (Vico Equense, 1996) vive e lavora tra Meta e Napoli.
Nel 2021 ottiene il Diploma Accademico di II Livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli; durante il biennio specialistico ha studiato per un semestre presso la Vilniaus Dailės Akademija, Vilnius (2020).
Nel 2020 vince la tappa napoletana di JaguArt, progetto speciale nato dalla collaborazione tra Artissima e Jaguar Italia, selezionata da una giuria formata da Ilaria Bonacossa, Tiziana Di Caro e Fabio Agovino.
Nel 2021 tiene la sua prima mostra personale (”Come disegnare un’isola”) presso la Galleria Tiziana Di Caro; questo ha portato ad una collaborazione tra artista e Galleria che ora rappresenta il suo lavoro.