Progetto fotografico indipendente, nato nel 2019 e ancora in opera, atto a denunciare impatto dell’uomo sull’ambiente.
La fotografia da me scelta é soggetta a molteplici interpretazioni ma sicuramente l’impatto diretto, nudo e crudo mette al centro della scena l’uomo,che con il suo antropecentrismo cerca di risalire le acque ormai devastate da un prodotto della cultura del consumo, la plastica, la quale rappresenta uno dei problemi più urgenti su cui intervenire. Al centro della scena ho volutamente mettere l’uomo come artefice ma anche vittima di un sistema nocivo che sta togliendo al mare il suo respiro. Tuttavia, questo scatto può significare anche una forma di resistenza della natura che con tutta la sua forza emerge dagli abissi inquinati. La fotografia oggi ha il dovere di resistere e fare luce in modo diretto sulle politiche del silenzio che oscurano e uccidono il nostro Pianeta.