Descrizione Opera / Biografia
DESCRIZIONE OPERA
La parola “simbolo” deriva dal latino symbolum ed a sua volta dal greco συμβολον súmbolon (segno). L’etimologia di questa parola richiama il significato di “mettere insieme” due parti distinte. Nell’antica Grecia due individui, due famiglie o anche due città, spezzavano un anello, e ne conservavano ognuno una delle due parti a conclusione di un accordo o di un’alleanza. I messaggeri e gli ambasciatori solevano portarsi una delle due metà con sé per trasmettere un messaggio segreto, che poteva essere consegnato solo a chi possedeva l’altra parte.
Il SYMBOLON assume così il significato di “forza per tornare insieme”, la forza di attrazione. Queste opere sono simboliche del fondamendo dell’alchimia, secondo la quale la più piccola manifestazione di vita contiene l’universo intero. La serie “Symbolon” unisce il macro al micro cosmo, che, nella scala cosmica, corrisponde anche con l’universo umano. Le opere di questa serie richiamano la morfologia dei meteoriti, e contengono immagini appartenenti al macro e al micro cosmo: galassie, connessioni neurali, sistemi stellari e atomi.
La presenza delle stelle nelle opere di Penelope ha un’intenzione di rottura: accostare a oggetti di uso quotidiano, a tecniche tradizionali e non la presenza delle stelle, è un invito a rompere le convenzioni, aprire una terza dimensione mentale, una finestra che capovolge il punto di vista, che relativizza le azioni umane sulla Terra, (ri)dimensionandole rispetto all’illusione mentale in cui viviamo dalla nascita.
BIOGRAFIA
Penelope, nome d’arte di Chiara Cocchi, è nata a Cento (FE) nel 1983.
I suoi studi sono dapprima scientifici, poi linguistici, laureandosi in interpretazione di trattativa. Dopo questa laurea si dedica agli studi artistici, e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Vive e lavora oggi tra Italia e USA, ed è rappresentata da diverse gallerie in Italia, USA, Dubai ed Austria.
La ricerca teorica dell’artista è fondamentale per la realizzazione delle sue opere, che sono il risultato di riflessioni filosofiche, antropologiche e scientifiche. L’essere umano e la sua vita sulla Terra vengono osservati come da occhi virtuali, capaci di relativizzare, ridimensionare, spiegare le attività umane sul pianeta Terra. La vita viene osservata e trasformata dall’artista, concretizzandosi in opere realizzate con le tecniche più svariate, con lo scopo di osservare le tematiche trattate da molteplici punti di vista. L’opera comincia sempre dalla sua ricerca teorica, per poi materializzarsi in opere pittoriche, grafiche, scultoree, letterarie, e nella produzione di infinity mirrors. Lo sviluppo costante di nuovi metodi per aumentare l’interazione tra osservatore e opera è uno degli aspetti più importanti per l’artista.
MOSTRE E CONCORSI SELEZIONATI
L’artista ha esposto in importanti istituzioni in Italia e nel mondo: Biennale d’Arte di Venezia, Padiglione Nazionale della Repubblica di San Marino; Museo MISP Museum, Museum of Saint Petersburg 20-21 Century Art Russia; MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma; Spoleto Art Pavilion, Venezia; Palazzo Dandolo, Venezia; Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Bologna; The Italian Cultural Institute of San Francisco; The Ringling Museum Art Center, Englewood; The Ringling Museum of Art, Sarasota, Florida.
È stata selezionata e ha vinto numerosi concorsi: Premio Comel (selezione); Combat Prize (selezione); Canal Convergence – Water+Art+Light (selezione); The Looking Glass and Through it (premio); OfficinArs (premio); Artdex Art Competition (premio); Premio Arte Laguna (selezione); Arte e Scienza (selezione); Premio Museo MAGI 900 (selezione).