Questa tela è una ricerca creativa dell’identità dell’autore, un tentativo di capire cosa definisce la personalità di una persona e di rispondere alle domande. Chi sono? Dov’è la mia casa? Chi sono le mie persone? Al giorno d’oggi, l’ambiente sta cambiando in modo molto rapido e aggressivo, e di conseguenza anche la percezione di sé sta cambiando. Nel ciclo di eventi, dal globale al personale, una persona si adatta all’ambiente. Ma in questo caso come capire cosa influenza esattamente una persona, se l’ambiente è in un flusso costante di cambiamenti.
È sulla base di queste domande che l’autrice ha iniziato a decodificare se stessa, partendo dai ricordi dei luoghi in cui è cresciuta. Le montagne e i fiumi autoctoni si sono decomposti in linee informi, e i fiori che crescevano nell’orto di sua madre sbocciano sul giardino dei ricordi. Ogni elemento del giardino proviene dai ricordi e, passando attraverso un filtro sensoriale-emotivo, si trasforma in una forma unica a questo mondo.
La figura al centro siede pacificamente nel suo giardino di ricordi d’infanzia e tiene in mano una sfera che rappresenta un seme da cui possono nascere nuovi fiori e nuove sfaccettature della personalità. Non è chiaro se questo seme sia influenzato dal passato o già dal futuro.