Descrizione Opera / Biografia
Descrizione: Dopo il progetto dal titolo Sacre Relazioni, ancora in atto, l’artista si concentra ora sul progetto Stati d’ abbandono con le fotografie Malincosofia I e Futuro, ponendo l’attenzione ai luoghi dell’abbandono, una volta luoghi di relazioni. Il progetto fotografico nasce con l’idea di dare vita ad un’opera che vada a sottolineare quanto di sacro e di importante ci sia nelle relazioni, attraverso la fusione di ritratti o paesaggi o luoghi, prima fotografati e, in seguito la stampa, ritagliati e intrecciati manualmente tra loro dall’artista stessa. I soggetti ritratti si uniscono in un’unica opera con conformazioni diverse, sempre nuove. A partire dall’attività di ritaglio e paziente intreccio manuale, l’artista racconta il lento e naturale costituirsi delle relazioni, fondendo pezzi di vita, frammenti di tempo, avvicinando e tessendo storie. L’artista cerca il Sacro nelle e delle relazioni, intendendolo come atto di cura, protezione, preservazione riguardo alla relazione che si fa quasi rituale. Il risultato è una sovrapposizione di volti o luoghi intrecciati e uniti simbolicamente in questo legame prezioso dove il tempo si trova intersecato. Nei vari intrecci vengono poi inseriti anche sottili strisce specchianti che rimandano alla relazione con lo spettatore che guarderà l’opera.
Biografia: Anastasia Moro, in arte A.MO., artista padovana e docente, classe ‘77 si diploma al Liceo Artistico di Padova. Consegue con lode il diploma di laurea in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Consegue con lode i Master di I livello in Partnership e Sciamanesimo, Letterature, psicologia e società all’Università degli Studi di Udine (2022) e Futuro Vegetale all’Università degli Studi di Firenze (2023). Espone in mostre, personali e collettive, in Italia, Spagna, Francia, Germania e partecipa a importanti progetti artistici internazionali. A.MO., artista eclettica, indaga l’arcaico rapporto uomo-natura attraverso gli infiniti mondi possibili che la natura offre, forme plasmate e trasformate attraverso il processo creativo in sostanze simboliche spirituali. Ombre di chiome d’alberi sul terreno sono gli elementi compositivi del progetto Geo-Grafie, rilevate mediante grafite su tele poste orizzontalmente ai piedi delle piante. Le tracce di memorie di alberi che si formano sul terreno, si rivelano come scritture e, dettate dal gioco luce e ombra, tracciano sovrapposizioni di forme meccaniche-organiche e segnano codici sulla tela ricoperta di cenere. La cenere, ricca di sali minerali, ottimo fertilizzante naturale, rappresenta la continuità della vita tra quella terrena e quella spirituale. Altre info su www.moroanastasia.com