OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | Giriamo in tondo nella notte e veniamo consumati dal fuoco

Giriamo in tondo nella notte e veniamo consumati dal fuoco
fotografia digitale e analogica, frame video, stampe fine art con cornice in legno, ramo, cera, insetti
60 x 40cm, 30 x 20cm, 18 x 15cm

Alice Muratore

nato/a a Milano
residenza di lavoro/studio: Milano, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2025


Under 35


visualizzazioni: 255

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Descrizione Opera / Biografia


’Giriamo in tondo nella notte e veniamo consumati dal fuoco’ è un’esplorazione dell’esistenza nel suo ciclo di nascita,
trasformazione e rinascita. Il titolo è la traduzione in italiano della frase latina palindroma “In girum imus nocte et consumimur igni”, un rimando al comportamento delle falene di attrazione e orientamento verso una fonte di luce che consuma e trasforma il loro corpo. Questo fenomeno, noto come fototassi positiva, diviene il punto di partenza per una riflessione più ampia sull’esistenza umana, rivelando un’analogia con l’attitudine dell’essere umano a varcare i confini dell’esperienza sensibile, confrontandosi con l’ignoto, anche a costo della propria distruzione. Una consunzione che non si rivela distruttiva, ma trasformativa, un superamento dei limiti materiali che culmina in una condizione in cui vita e morte si fondono. In questo contesto, la luce rappresenta non solo un elemento di distruzione ma anche di creazione in quanto, attraverso questa stessa distruzione, rivela la vera essenza dell’esistenza: la vulnerabilità come fonte di forza intrinseca, la consapevolezza della perdita che fa valorizzare il presente, la ciclicità della vita che trasforma ogni fine in un nuovo inizio. Il progetto assume un punto di vista
dell’esistenza intesa come un ciclo naturale in cui ogni cosa è interconnessa all’altra e ogni specie legata attraverso fili indivisibili di interdipendenza. Tuttavia al giorno d’oggi l’ossessione umana di dominare la natura puramente per scopi egoistici sta determinando un allontanamento dall’essere parte di un ciclo vitale più ampio e lo
stesso inquinamento luminoso è un’importante minaccia per la biodiversità alterando gli equilibri naturali. Il progetto diviene dunque anche un tentativo di ristabilire questa connessione che sta progressivamente svanendo. La fusione tra corpo e luce, in cui la materia corporea diviene parte di un’entità più vasta, consente di considerare l’esistenza con uno sguardo differente nel tentativo di ristabilire una connessione universale.
Alice Muratore è una fotografa e artista visiva nata a Milano nel 2002. Nella sua pratica artistica utilizza un approccio transmediale che intreccia la fotografia, la performance art, l’installazione e la videoarte. La sua ricerca si fonda su una riflessione poetica ed esistenziale che attraversa i temi del dualismo tra vita e morte, tra presenza e assenza, del trascendente, dell’identità, della memoria e del suo oblio, della perdita e dell’interconnessione tra l’esperienza umana e ogni altra forma di vita e non-vita. Attraverso l’utilizzo di pratiche anche sperimentali e processi trasversali in contaminazione con riferimenti filosofici, antropologici, ecologici e spirituali, il suo lavoro si muove lungo traiettorie liminali in cui il visibile si mescola all’invisibile mettendo in luce nuove possibilità di percepire e abitare la realtà.