Descrizione Opera / Biografia
I lavori di Arianna sono composti da segni ricavati dalle tracce superficiali degli oggetti che raccoglie, fotografa
e archivia per essere ricomposti come mappe identitarie.
Il materiale viene scelto per essere inciso, inscritto, segnato; si fa membrana, e partecipa attivamente all’ identità
di ogni opera.
Il supporto è protagonista del lavoro, è un materiale vivo nel tempo; l’atto di registrazione della traccia come memoria epidermica vuole essere il tentativo di congelare il flusso spazio - temporale che subiscono gli oggetti e i corpi.
Il risultato finale è impronta fossile, una forma che conserva la vita, inscritta nella superficie che lo ospita.
La serie Scorze è nata durante il primo lockdown.
Una foresta di ramificazioni spoglie, intirizzite e congelate, eppure potenti si protendono verso l’alto scarnendosi sempre di più in cerca della luce, della via di fuga.
Si aggrovigliano queste superfici legnose di segni nervosi e pazienti, fondendosi con il supporto ligneo che vive e si riattiva attraverso loro.
L’intricato protendersi e connettersi delle piante si sviluppa in una sorta di flusso continuo, perpetuo e inarrestabile, nel quale
rimane sempre preponderante ed evidente la pelle dell’albero.