Descrizione Opera / Biografia
scontrosi scontrini calpestati derisi.
Il gesto normale che più ci accompagna nella vita quotidiana, l’acquisto, si sintetizza in uno strumento di memoria fiscale caduca, utile solo a scongiurare una multa della guardia di finanza o a riparare l’errore di una scelta prematura: lo scontrino.
Ciò che acquistiamo per noi stessi o per gli altri viene poi consumato, usato e infine abbandonato o, nei casi più contemporanei, riciclato. Ma di quel gesto che pur ha significato tanto consciamente o inconsciamente per essere compiuto, aspettative, paure, speranze, curiosità, affermazione, omologazione, necessità, futilità, indifferenza, abitudine, pensate voi stessi cosa vi porta ad acquistare qualsiasi cosa da un cappuccino e cornetto a un abito per voi stessi, dalla spesa per la vostra famiglia a un regalo per la vostra migliore amica, e che si è chiuso sicuramente con uno scontrino appunto nei nostri portafogli, alcuna memoria rimane. Da quella carta termica che progressivamente nel tempo si scolorirebbe comunque, Arianna Piccoli, fa emergere tutti i turbamenti dell’acquisto sottoforma antropomorfa di demoni e figure animalesche mitologiche che fissano l’immaginario dell’acquisto, mentre le informazioni fiscali, sul luogo, l’ora, il giorno, il negozio, quindi la circostanza della nostra vita, scompaiono progressivamente esaurita la loro funzione legale. Come la natura che prende il sopravvento su una città abbandonata nella giungla, i disegni di Arianna Piccoli esaltano il gusto della scoperta di chi osserva le sue opere affascinato dall’intrigo di tratti e di minimi colori cercando di individuare dove come e quando quel gesto inutile o utile aveva preso vita.
L’installazione. In un ambiente limitato, come ad esempio l’angolo di un stanza ricreabile con dei pannelli, si disporranno tanti scontrini quanti ne basteranno ad ottenere un effetto riempitivo strabordante.
Gli scontrini saranno una parte selezionata della collezione di Arianna Piccoli che si arricchisce ogni giorno di nuove sensazioni guidate dal proprio stato d’animo. La sensazione sarà quella di un’abbondante abbuffata di un inesauribile spirito consumista.
Gli scontrini verranno tenuti fissi a terra da 6 lastre di plexiglass 1mX1m che permetteranno al pubblico di «eseguire» il titolo dell’installazione. Il titolo dell’installazione verrà impostato sul muro bianco in caratteri neri tagliati a laser sul legno a invitare i visitatori a deridere gli scontrini calpestandoli. Per l’estrema deperibilità degli scontrini l’opera verrà allestita solo se ammessa al concorso. A tal proposito chiediamo gentilmente alla giuria di esercitare il propria immaginazione per valutare l’impatto dell’installazione.
Sono una artista nata a Roma il 28 settembre 1991. A sei anni mi trasferisco a Manhattan dove imparo a disegnare a terra, carta e matita, nelle sale del MOMA e del PS1.
Per tre anni studio Medicina alla Sapienza di Roma dove dai corsi di anatomia emergono le mie potenzialità artistiche.
Entro all’Accademia di Belle Arti a Roma e finalmente sperimento pittura, scultura, incisione, e tutte le possibili tecniche per affinare la mia manualità insieme ai maestri Claudio Pieroni, Ciriaco Campus e Maria Pennacchia. Quindi la tesi di laurea triennale, non casualmente centrata su singolari “tavole anatomiche”, voto 110/110.
È il 2017 comincio a esporre. Prima alla galleria d’arte La Cuba d’Oro di Trastevere in Roma mentre mi affidano la custodia dei grandi maestri della Street Art mondiale per la mostra Cross the Street al Macro di via Nizza. Poi, ed è il 2018, alla VI edizione de La Mente Artistica dove il mio collage acrilico su planciaplastica “The two A” convince il pubblico del Pio Sodalizio dei Piceni a Roma. Nel luglio 2020, il prodromo del concept Torre da Vista viene esposto nella collettiva di giovani artisti “I guardiani del mare” organizzata da Antonio Giordano, Floriana Celani e Maria Pennacchia presso Forte Stella a Porto Ercole. A Torino mi laureo nel 2021 (110 e lode/110) all’Accademia Albertina delle Belle Arti con una live performance realizzata alla riapertura del Bunker, e intitolata La Torre da Vista di cui curo ogni singolo dettaglio: dal concept alla sceneggiatura, dalla scenografia ai costumi, supervisionando produzione e coreografia, affidati rispettivamente al laboratorio Izmade di Torino, alla Nipple& Needle all’ amica Lisa Gaffo. A primavera 2022 la prima esposizione dei miei scontrini durante una collettiva di artisti presso la Polveriera Guzman di Orbetello poi ribadita presso Il Castello di Capalbio. Il 2023 lo impiego ad allestire con i miei scontrini una installazione presso l’Officine Stampaggi Industriali a Torino prima che lo stesso immobile abbandonato venga restaurato.
Nel 2024/2025 partecipo al Master in Critica Giornalistica presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma con una tesi intitolata: Lo sguardo non fa prigionieri. Come i media possano creare controllo e come potrebbero garantire libertà.