OPERA IN CONCORSO | Sezione Grafica

 | anime ritrovate #5

anime ritrovate #5
cianotipo tonalizzato, acquerelli, matite colorate da immagine sintografica su carta,
29,7 x 21 cm

Cristina Iotti

nato/a a Sassuolo
residenza di lavoro/studio: Sassuolo, ITALIA


iscritto/a dal 27 apr 2024

http://www.cristinaiotti.it


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cianotipo tonalizzato, acquerelli,matite colorate da immagine sintografica, carta
21 x 29,7 | 21 gr.

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cianotipo tonalizzato, acquerelli,matite colorate da immagine sintografica, carta
21 x 29,7 | 21 gr.

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anime ritrovate #4
cianotipo tonalizzato, acquerelli,matite colorate da immagine sintografica, carta
21 x 29,7 | 21 gr.

Descrizione Opera / Biografia


Serie: [Il peso dell’anima]
Concept :
Si dice che al momento della morte, il corpo umano perda 21 grammi e che questo sia il peso
della sua anima, libera di migrare verso altri luoghi .
Può un’immagine creata con l’intelligenza artificiale avere un’anima? Razionalmente anche io
direi, come tutti, “certo che no”….poi invece quando ho creato questi volti sono rimasta subito
colpita dagli sguardi, che han smosso in me un’emozione particolare, inspiegabile. Un viso di una
persona che non esiste, creato da un particolare algoritmo testuale creato da me, che mi provoca
emozioni…razionalmente assurdo, ma ho seguito il mio istinto romantico ed irrazionale e ho
voluto dare a questi volti una possibilità di “nuova vita”, anche se in realtà’ non sono mai esistiti…
come se da un’epoca passata, chissà da quale dimensione, abbiano ritrovato il modo di ritornare

Il foglio con l’immagine pesa proprio 21 grammi…
Da queste immagini create con l’intelligenza artificiale ho poi realizzato dei cianotipi, una delle prime tecniche fotografiche
scoperta nel 1842, poi li ho tonalizzati col thè per ottenere una tonalità seppiata e in seguito
colorati, come si faceva con le vecchie fotografie, con acquerelli e matite colorate…e le ho intitolate:
“anime ritrovate”
——————————————
Artista versatile ha utilizzato diverse tecniche pittoriche per poi specializzarsi nel disegno a matite
colorate rendendola per anni la sua tecnica espressiva esclusiva e vincendo anche diversi premi
nazionali ed internazionali. Da alcuni anni, per diversi motivi,ha messo il disegno in stand-by. Nel mentre si e’ avvicinata alla fotografia e poi
innamorata della cianotipia e ha iniziato a dedicarsi quasi esclusivamente a quella tecnica
personalizzandola con interventi manuali a matite ed acquerelli. Da un anno circa ha anche voluto
sperimentare l’intelligenza artificiale e invece di demonizzarla come fanno in molti ha invece
trovato nuovi stimoli ed idee e una nuova possibilità espressiva. E proprio dalla contaminazione
tra l’intelligenza artificiale e la cianotipia, per cui due metodi e strumenti opposti in termini
temporali e tecnici è’ nata proprio questa nuova serie, dove il
futuro dialoga col passato, personalizzandoli con interventi manuali a matite ed acquerelli.