OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Fotograffiate

Fotograffiate
graffi e pastelli a olio, foto analogiche 10x15, materiale grattato
1 set di 10 cornici di formati variabili (min.12,5x17,5 - max.23x32)

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nato/a a
residenza di lavoro/studio: Moncalieri, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2025


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Fotograffiate (dettaglio Cancellate)
graffi e pastelli a olio,
20x26 cm

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Fotograffiate (dettaglio Cancellate)
graffi e pastelli a olio,
20x26 cm

 | Fotograffiate (dettaglio)

Fotograffiate (dettaglio)
graffi e pastelli a olio,
23x32 cm

Descrizione Opera / Biografia


Fotograffiate (prima serie con Cancellate), è un work in progress che riflette sulla natura della memoria e sul significato che questa può assumere in rapporto al paesaggio e alle dinamiche politiche e sociali in cui viviamo.
L’opera muove da un primo approccio intimo per poi ampliare respiro e intento a un contesto collettivo. Ciò si riflette sia nel tipo di immagini, fotografie scattate in diversi momenti della nostra vita, sia nel tipo di allestimento proposto fatto anche di cornici da tavolo. In entrambe le accezioni il progetto indaga il paradosso insito nel concetto stesso di memoria, intesa sia come limite che come possibilità, insistendo ancora sul processo alchemico che ne deriva e che conduce all’acquisizione di una nuova consapevolezza, alla maieutica e ai suoi due momenti necessari: pars destruens e pars costruens. Il tutto si condensa in una pratica artistica fatta di graffi incisi sulle fotografie, vere e proprie abrasioni atte a distruggere parte della composizione, per poi, in alcuni casi, ricostruirla. Questi graffi servono a rimuovere elementi naturali dal paesaggio allo scopo di creare un monito, una suggestione, un sentimento di nostalgia causato dalla perdita, e che producono una “polvere” conservata a vista nelle cornici; talvolta invece la rimozione riguarda barriere e persone percepite come intruse. Gli elementi naturali di sfondo in questo caso appaiono ricostruiti in una sorta di camouflage ispirato alla tecnica di restauro detta Rigatino: fitte righe accostate prendono il posto degli elementi visivi originali rimossi e poi ricostruiti dal gesto.
In questo modo il progetto assume una nuova sfumatura tematica e di pratica evolvendosi nella serie delle ”Cancellate”. E’ proprio qui che l’atto di grattare via cancelli e recinzioni che limitavano lo spazio a una fruizione privata, ci permette di rimuovere i nostri confini per accogliere lo sguardo e la memoria dell’altro in un tempo sospeso.
dēpFlōr è un duo formato da Deborah Parisi e Federica Flores.