Descrizione Opera / Biografia
Descrizione opera:
Il trittico fa parte serie: Ricordi di una favolosa bellezza.
Cosa è la bellezza?
Armonia, equilibrio, proporzione, ma anche etica e virtù.
Per gli antichi greci non vi era bellezza estetico-formale senza una bellezza morale.
Il bello insieme al buono.
Nei volti e nei corpi eleganti e sinuosi rappresentati dalle sculture classiche, traspare una bellezza vera e senza tempo, ma anche una profonda malinconia, come frammenti di ricordi che emergono dal passato per parlarci di noi e del nostro io più profondo, del desiderio di raggiungere una perfezione nel corpo e nello spirito che non appartiene alla natura umana.
Ma si può scoprire la bellezza anche nelle tenebre, nell’ambiguità e nelle imperfezioni?
Come un bambino che guarda il mondo con stupore, rapito ed estasiato ad ogni nuova scoperta, così ammiro le sculture, cercando nella fissità degli sguardi e nei movimenti immobili un messaggio dal passato che mi conduca alla comprensione del presente.
Come ricordi lontani che si avvicinano piano piano.
Ricordi di una favolosa bellezza.
Bio: Ernesto Notarantonio nasce a Roma nel 1967, dove vive e lavora.
La sua ricerca è guidata dalle ispirazioni che provengono da ricordi sfocati e visioni dell’inconscio, che si concretizzano attraverso una pittura gestuale e basata sulla continua sperimentazione di materiali, strumenti, forme e colori che si alternano senza un ordine predefinito, dando spazio alla casualità e all’istinto.
Le sue opere oltrepassano i limiti convenzionali della pittura per entrare in dialogo con la fotografia e la scultura tramite tecniche come la sovrapittura, l’interpolazione, e il décollage. L’impiego di colori acrilici si fonde con l’utilizzo di materiali come la foglia d’oro, adesivi, pennarelli, polaroid in composizioni che manifestano una sensibilità per le forme architettoniche moderne e la scultura classica.
Notarantonio abbraccia l’errore come momento essenziale della sua pratica, ponendosi nella condizione di progettare e integrare l’imperfezione nei propri lavori e alternando fasi riflessive a improvvise e vigorose fasi di stesura di colore, permettendo così alle opere di prendere forma in modo intuitivo.
I lavori sono spesso concepiti come partiture in serie o cicli, in cui ricorre la nozione di evoluzione intesa come mutazione della forma, del gesto e del tempo compositivo.
Principali mostre:
- ImageNation Milan (2024), Fondazione Luciana Matalon, Milano
- SALON DES BEAUX ARTS (2024), Orangerie du Sénat, Parigi
- ImageNation Paris (2024), Galerie Joseph Le Palais, Parigi
- WOR - Walls of Rome (2019), Officibe Fotografiche Roma, Roma
- Artrooms Fair Roma (2019), Church Village, Roma
- RHOME - Sguardi e memorie migranti (2014), Museo di Roma, Palazzo Braschi, Roma
- Tra il sogno e la realtà (2012), FotoLeggendo, Roma
- Le forme della luce (2011), Palazzo Comunale, Velletri