OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | L’ipotesi di Gaia

L’ipotesi di Gaia
terra-resina
200 x 160 x 150 cm

Federica Claudia Soldani

nato/a a
residenza di lavoro/studio: Bisceglie, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2025


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Descrizione Opera / Biografia


Descizione opera: L’ipotesi di Gaia” è un’opera scultorea che rappresenta una connessione profonda tra l’uomo e la natura, esplorando temi di rinascita, identità e la fragilità del rapporto tra l’umanità e il nostro ambiente. La scultura raffigura una donna sdraiata, la terra che la costituisce sembra fluire senza soluzione di continuità con il terreno circostante, evocando una simbiosi eterna e intrinseca tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda. Il suo volto esprime una mescolanza di emozioni: da un lato, c’è una leggera preoccupazione, un senso di incertezza che si riflette nei suoi occhi che scrutano lo spettatore; dall’altro, c’è una perplessità, come se fosse consapevole delle sfide e delle trasformazioni che l’umanità e il pianeta stesso affrontano. Il rapporto tra la figura umana e la natura è evidente in ogni dettaglio: la terra che compone la scultura si fonde con la terra circostante, creando un legame indissolubile tra la donna e il suo ambiente. La sua posizione sdraiata suggerisce un atto di riposo e contemplazione, ma anche una sorta di vulnerabilità nei confronti del mondo che la circonda. Attraverso ”L’ipotesi di Gaia”, l’artista invita gli spettatori a riflettere sul nostro profondo legame con il principio universale della creazione, e sulla nostra responsabilità di proteggere e preservare l’equilibrio del pianeta. La figura emergente della donna incarna il nostro rapporto innato con la Terra, mentre ci interroga sulla nostra connessione con il tutto e sulla cura che dedichiamo al nostro prezioso pianeta.
Biografia: Federica Claudia Soldani (Bisceglie, 1989) artista visiva, scultrice, performer e narratrice del corpo e delle sue fragilità, incarna una figura creativa radicalmente trasversale capace di abitare molteplici linguaggi dalla scultura alla pittura, dalla fotografia alla performance, dal video all’installazione ambientale, senza mai perdere coerenza, né profondità.
La sua formazione prende avvio da una spinta autodidatta appassionata, che si trasforma in percorso accademico solido: prima laureata in Pittura, poi in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bari (2020), approfondisce il proprio approccio concettuale e tecnico durante un soggiorno cruciale all’Universidad Complutense di Madrid, dove assorbe l’energia di un ambiente artistico cosmopolita, contaminando il suo sguardo con nuove estetiche e pratiche.
Al centro della sua poetica c’è sempre l’essere umano, filtrato attraverso la lente del corpo, inteso come teatro emotivo, luogo simbolico, struttura vulnerabile e sublime. Le sue opere sfidano ogni dicotomia tra classico e contemporaneo, mescolando proporzioni armoniche e disfacimento, bellezza e precarietà, tenerezza e resistenza. Soldani non rappresenta: rivela. Scava, ascolta, modella la materia come si modellano i ricordi, i dolori, le rinascite.
Tecnologicamente audace, esplora l’uso della penna 3D, della scultura mash-up, dell’acido polilattico biodegradabile, materiale effimero che diventa metafora della condizione umana. Ma è altrettanto maestra nel dialogo con le tecniche più antiche come l’encausto, col quale ottiene nel 2017 il terzo posto al Premio Internazionale Tesi sull’Arte, dimostrando una sensibilità che è al tempo stesso arcaica e futuribile.