Descrizione Opera / Biografia
Il trittico “Sono della stirpe degli alberi” richiama un verso della poetessa Forugh Farrokhzad. In queste immagini si esplora il senso identitario della figura femminile, collegandola al mondo vegetale. In una società dominata da rapporti di potere, sia le donne che l’ambiente si trovano spesso in una posizione subordinata rispetto a soggetti considerati ideologicamente superiori ( l’uomo sulla donna, la cultura sulla natura etc…)
La lotta ambientale si intreccia con quella di genere in una prospettiva di cura e reciprocità.
I capelli sono da sempre simbolo di energia: con le radici nascoste sotto la pelle sono considerati espressione di vitalità e forza. Nel corso del tempo, sono stati segno distintivo di appartenenza a un ceto sociale, di originalità o conformismo, di idee politiche o religiose. La treccia in questo contesto si presenta come un seducente elemento contenitivo, che raccoglie e lega insieme quella forza vitale che si sprigiona come i campi d’estate.
Le mani – spesso di altre donne – continueranno ad afferrarli, intrecciarli insieme a storie di tacita sottomissione.
Federica Rugnone (1987) è un’artista che vive a Roma con studio a Ombrelloni art space, in San Lorenzo. Laureata in scienze filosofiche si forma tra Bologna, Parigi e Firenze dove consegue la laurea magistrale in scienze filosofiche.
Si avvicina alla fotografia alla Fondazione Studio Marangoni (Firenze); nel 2018, grazie alla borsa di studio dell’Ente Cassa di Livorno, frequenta il master in grafica e stampa d’arte presso la Fondazione Il Bisonte, dove successivamente diventerà artista in residenza.
Ha esposto in mostre personali a Roma presso la galleria Aoc f 58 – Bruno Lisi,(Re_Human testo critico di Benedetta Carpi de Resmini, 2025), la Galleria Gallerati (Sacer, La mostruosità del sacro, 2023), a Firenze, presso la Fondazione Il Bisonte (La Comune discendenza, 2021), allo Studio 38 Contemporary Art Gallery di Pistoia (Human Nature, 2019).
Le sue opere sono state presentate anche a Soho House di Roma (2024), al premio Santa Croce Grafica (2021), in festival come il SiFest off di Savignano sul Rubicone (2017), il Festival dei Due
Mondi di Spoleto (2017), la kermesse fotografica Camera Work di Ravenna (2018).
I suoi lavori sono entrati a far parte di collezioni come la Soho House Foundation, Gabinetto di arte grafica di Santa Croce, Villa Rondinelli.