OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | from the series Superlunare (Mosaico #2)

from the series Superlunare (Mosaico #2)
stampa a getto d’inchiostro e luce lunare su carta fine art,
135 x 135 cm

Jacopo Valentini

nato/a a Modena
residenza di lavoro/studio: Modena, ITALIA


iscritto/a dal 22 apr 2024


Under 35

https://www.instagram.com/jappivale/


visualizzazioni: 275

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 | installation view from the series Superlunare (Mosaico #2)

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 | installation view of Arte Fiera 2024 / together with Cesare Leonardi

installation view of Arte Fiera 2024 / together with Cesare Leonardi


Descrizione Opera / Biografia


L’opera è parte delle nocturnal views della serie Superlunare (2021), sotto serie che compone il progetto e si costituisce solo di immagini 20X30cm che vanno a comporre diversi tipi di mosaici notturni.
Diversamente da altre immagini della ricerca questo lavoro è un’opera unica e non riproducibile, come anche tutti gli altri mosaici della ricerca. Questa decisione perché concettualmente questa parte di progetto è pensata per un momento ed una installazione iniziale e la ragione per cui non esistono multipli è per aumentare questa riflessione su questo specifico tema. Le dimensioni e la forma di ogni mosaico sono pensate in relazione al primo luogo in cui sono state mostrate e questo principalmente ne determina le sue caratteristiche.
ed. 1/1
Il fenomeno Superluna consiste nella coincidenza di una luna piena e la sua minor distanza dalla Terra.
Il successivo effetto visivo risulta in un aumento delle dimensioni del satellite quando lo si ammira normalmente. Il termine stesso non si riferisce strettamente all’ambito astronomico, in quanto si preferisce la definizione scientifica perigeo lunare, indicante il momento del massimo avvicinamento della Luna alla Terra.
Questo particolare spettacolo celeste occorre in definiti giorni dell’anno solare e manifesta una perfezione cosmica. Lontano dalla tangibile esperienza quotidiana, l’individuo si esprime in un corpo limitato nella possibile percezione ed infinito nell’estensione dell’esperienza immaginativa proiettandosi in una dimensione inusuale.
Il progetto sviluppato riflette sulla propria ricerca personale interessata a cogliere le particolarità nascoste nelle visuali ordinarie, inoltre si concentra sul fattore Tempo percependo non solo un’effettiva dimensione concettuale, ma anche tecnica. In questo progetto forma e contenuto si relazionano in una sinuosa e perpetua oscillazione che altera il valore del momento, ormai affetto da una sintomatica deformazione generata dall’esperienza di imposto isolamento. Il lavoro insiste sulla dilatazione temporale, una costante nella sua attività artistica, e si sofferma sulla predetta estensione, da considerarsi quasi estranea, dal momento in cui che si è tornati all’apparente e costruita “normalità”. La dilatazione temporale è diventata una costante della mia vita ed ora che lentamente ci si avvicina ad una ripresa questa mi sembra già essere una cosa vecchia ed estranea, quantomeno in parte.
Superluna, super-flusso di coscienza
Il lavoro è stato svolto durante la fase 1 del lockdown in concomitanza con la superluna del 7 aprile 2020 e nei giorni antecedenti e successivi a questa data. Il valore del tempo è cambiato completamente durante questa quarantena. Il valore della mia posizione è cambiato completamente, per certi sensi non in maniera percepibile.
Questo progetto riflette sul fattore tempo e sulla dilatazione temporale, non solo in una dimensione concettuale, ma anche tecnica. Contenuto e forma si muovono insieme, sono in forte relazione. Durante questa fase della mia vita sono, infatti, cambiati radicalmente diversi aspetti relativi al tempo. Credo che questi cambiamenti siano stati la principale ragione di questa nuova esigenza progettuale. Credo che questa mia ricerca, come le altre, si concentri sempre principalmente sul paesaggio e questo che vi mostro in queste 5 fotografie è quanto avevo a disposizione.
dilatazione del tempo e della realtà:
la luce lattea rischiara una perfetta armonia,
finché lo sguardo astante partecipa involontariamente.
Non pensare oggi cosa metto, pensa oggi cosa tolgo.
(cit. COMACOSE)
Jacopo Valentini (b.1990) vive tra Modena e Milano.
Nel 2017 consegue due lauree presso due diverse università: il Master in Architettura / Accademia di Architettura di Mendrisio (CH) ed il Master in Photography / IUAV di Venezia (con lode), sotto la supervisione dell’artista Stefano Graziani.
Jacopo Valentini ha esposto in istituzioni e spazi privati sia in Italia che all’estero, fra cui: Scuderie del Quirinale (RO), Museo Civico Medievale (BO), Palazzo delle Esposizioni (RO), Chiostri di San Domenico (RE), La Triennale di Milano, Centro per l’Arte Contemporanea L.Pecci (FI), Museo Fattori (LI), Royal Institute British of Architecture Londra (UK), Fondazione Francesco Fabbri (TV), Fondazione Bevilacqua La Masa (VE), Fondazione Ragghianti (LU), La Volonté 93 Parigi (FR), Una Vetrina (RO), Linea di Confine (RE), Festival della Filosofia di Modena, Galleria Civica Cavour (PD), Palazzo del Governatore (PR), Galleria Civica di Modena, IIC Addis Abeba (ET), IIC Oslo (NO).
I suoi lavori sono presenti in collezioni nazionali e non, sia pubbliche che private, fra cui: Regione Emilia Romagna - IBC Emilia Romagna, Galleria Civica di Modena - FMAV, Palazzo Rasponi II di Ravenna, Fondazione Ragghianti di Lucca, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, MUfoco di Milano, Regione Liguria e Collezione della Farnesina.