OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | NON MATERIA - VULCANICA

NON MATERIA - VULCANICA
scultura tessile, scultura tessile in trefoli di cime nautiche di recupero e resina, verniciatura acrilica, supporto metallico verniciato ad acrilico.
45x34x180 cm

La Giacco

nato/a a L’Aquila
residenza di lavoro/studio: Golfo Aranci, ITALIA


iscritto/a dal 20 mar 2025

https://www.emanuelagiacco.com/


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Altre opere

 | NON MATERIA - VULCANICA

NON MATERIA - VULCANICA
scultura tessile, scultura tessile in trefoli di cime nautiche di recupero e resina, verniciatura acrilica, supporto metallico verniciato ad acrilico.
45x34x180 cm

 | NON MATERIA - VULCANICA

NON MATERIA - VULCANICA
scultura tessile, scultura tessile in trefoli di cime nautiche di recupero e resina, verniciatura acrilica, supporto metallico verniciato ad acrilico.
45x34x180 cm

 | NON MATERIA - VULCANICA

NON MATERIA - VULCANICA
scultura tessile, scultura tessile in trefoli di cime nautiche di recupero e resina, verniciatura acrilica, supporto metallico verniciato ad acrilico.
45x34x180 cm

Descrizione Opera / Biografia


Emanuela Giacco, 1983, L’Aquila.
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BIOGRAFIA
Ho iniziato da bambina a subire il fascino dell’arte nei salotti colmi delle opere del ’600 di un mio zio antiquario. Nel tempo la mia creatività si è incontrata e scontrata con i miei studi scientifici culminati con la laurea in Ingegneria. Tuttavia, la mia formazione non sará mai un ostacolo. Credo infatti che tutte le scienze siano frutto di slanci creativi. Nel 2009 il terremoto che ha colpito la mia città, L’Aquila, mi ha intimamente segnato spingendomi così a seguire la mia profonda passione. Nel periodo di permanenza di quasi dieci anni a Roma, è stato nodale l’incontro con il Prof. Picozza, presidente della Fondazione Giorgio ed Isa De Chirico, con cui ho organizzato la mia prima mostra personale di pittura nella sede di via Dei Tre Orologi e con Marina Mattei, curatrice archeologa dei Musei Capitolini, figura che diventerà presto mentore nonché amica. Decido così di spogliarmi dei panni da ingegnere per vestire l’anima nuda dell’artista. Ho iniziato così a partecipare a mostre aprendomi al dibattito con artisti, critici e collezionisti, confrontandomi con il mondo dell’arte nazionale e internazionale. Ho esposto a Roma, Palermo, Genova, Torino, Milano, L’Aquila, Porto Cervo, Poltu Quatu, Porto Rotondo, Corte Franca, Mantova, Olbia, La Spezia, Firenze, Venezia, San Pantaleo, Sorrento, Barcellona, Bruges, Parigi. Nel 2019 sono rientrata in Abruzzo per entrare nello studio del maestro Raimondo Tiberio, avvicinandomi così alla scultura. Nel 2020, a cavallo della Pandemia, ho deciso di spostarmi in Sardegna, una terra che mi ha accolto con le sue forti energie ed i suoi meravigliosi colori. Nel 2024 è stato per me un grande onore portare nella mia città natale le mie sculture tessili, con un’opera commemorativa scelta dalla Fondazione MAXXI per il quindicennale del sisma, installazione ospitata nella mostra ”In un battito d’ali” presso il Museo MAXXI L’Aquila.
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DESCRIZIONE OPERA
Le opere del capitolo di opere ”Non Materia” evocano la ricerca di qualcosa che va oltre la materia fisica. Vogliono infatti suscitare riflessioni profonde sul significato della realtà e sull’esistenza dell’immaterialità nell’universo.
La non materia sfida il nostro modo di concepire il mondo e ci invita a considerare realtà più ampie e complesse oltre ciò che possiamo percepire con i nostri sensi. La non materia può essere vista come un regno di possibilità infinitamente ricco, dove le idee ed i concetti possono esistere indipendentemente dalla loro manifestazione materiale. La non materia come rappresentazione l’essenza stessa dell’esistenza, il nucleo intimo e immateriale che sottende a tutte le cose materiali.
La non materia che convive con la materia, una materia fatta di legami, di connessioni, di intrecci, intrecci che rappresentano le sovrastrutture che portano alla definizione della nostra apparente essenza.
I colori utilizzati nell’opera vogliono trasmettere e sottolineare la forza dirompente dell’energia. Questo concetto ci spinge a considerare la natura profonda della realtà e ad interrogarci sul significato ultimo dell’universo e della nostra esistenza al suo interno.