OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

lamartina

nato/a a Milano
residenza di lavoro/studio: Milano, ITALIA


iscritto/a dal 22 apr 2025

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Descrizione Opera / Biografia


Una donna che non si adegua agli stereotipi viene etichettata come “brutta”, quindi la foto di un corpo di donna che non viene rappresentato come “di solito” si fa è una foto brutta.
Come donna ho constatato che è difficile rappresentare un nudo che non attiri uno sguardo malizioso, che non inviti ad un voyeurismo oggettivo.
La foto di un corpo maschile non subisce lo stesso sguardo, è come se avvenisse una discriminazione nello sguardo. Lo sguardo è stato influenzato ed ”educato” ad un nudo erotico, ad uno sguardo che molto spesso si ferma ad un nudo di donna oggettivizzato, che si fa oggetto d’uso e abuso.
Con il lavoro che presento ho voluto mappare il mio corpo, parte per parte usando lo scanner della macchina fotocopiatrice.
Lo scanner acquisisce immagini ricostruendole in formato digitale, queste appaiono distorte e discordanti dal consueto nudo, perché l’oggetto riprodotto risulta schiacciato, imprigionato, compresso, come può essere considerato il corpo femminile, schiacciato, imprigionato e compresso dallo stereotipo.
L’immagine che appare non è completamente realistica ma viene modificata dallo strumento di indagine e questo vuole essere un modo per guidare lo sguardo verso un concetto e non solo il nudo in sé e per sé.
Il corpo nella quotidianità viene scannerizzato, viene analizzato per vedere se aderisce ai canoni accettabili, è quasi istintuale farlo.
Guardo per analizzare, paragonare, giudicare e godere ma sempre senza coinvolgersi, come guardare la vetrina di un negozio.
Nata nel 1977 a Milano, sin dal 2010 inizio il mio cammino artistico con la scultura per poi esplorare vari linguaggi artistici visivi: fotografia, video, perfomance, installazione e legatoria artigianale.
Mi laureo in Psicologia e mi specializzo in psicoterapia junghiana.
Inizio il mio lavoro da psicologa psicoterapeuta, per poi lasciarlo nel 2020 per dedicarmi al mio lavoro di artista.
“L’immaginazione è un potente mezzo per capire dove siamo e chi siamo, quell’invenzione poetica può facilitare la riflessione e la comprensione dei problemi ambientali di oggi senza dover ricorrere al messaggio visivo esplicito dei media”.