OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | Senza Titolo, dalla serie ”I Baccanti”

Senza Titolo, dalla serie ”I Baccanti”
stampa lenticolare uv, plexiglass lenticolare, cornice in alluminio impiallicciato
79.5 x 55.5 x 3.5 cm (ognuna)

Leonardo Magrelli

nato/a a Roma
residenza di lavoro/studio: ROMA, ITALIA


iscritto/a dal 28 apr 2025

https://www.leonardomagrelli.com/


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Altre opere

Descrizione Opera / Biografia


Le due opere del dittico sono parte de “I Baccanti”, una più ampia serie composta interamente da stampe lenticolari. Questa tecnologia è utilizzata di solito per realizzare cartoline pop dall’effetto “prima-dopo”, nelle quali, muovendo l’oggetto di fronte ai nostri occhi, vediamo comparire prima un’immagine e poi un’altra. Tuttavia, regolando la parallasse e lavorando con formati più grandi, si ottiene una sorta di compresenza ottica delle due immagini di partenza, che rende necessario muoversi nello spazio per osservare i costanti cambiamenti dell’opera. La fotografia, medium riproducibile per definizione, diventa così impossibile da fruire se non in presenza. Con le stampe lenticolari infatti, ogni tentativo di ri-fotografare le opere risulta infatti una “reductio” dell’effetto che si genera quando si ha la possibilità di muoversi di fronte all’opera.
Nella serie “I Baccanti”, le immagini provengono da video circolati su internet. In questi filmati, gruppi di persone riunite in occasione di una celebrazione religiosa, accendono e lanciano fuochi d’artificio estremamente potenti in un parco pubblico, correndo senza paura tra le esplosioni, che sembrano inghiottirli. Proprio per via di questi fuochi d’artificio, in ogni passaggio da un fotogramma all’altro, c’è sempre un cambio di illuminazione nella scena, c’è sempre un repentino passaggio dal buio alla luce, e viceversa. Tagliati, ingranditi, privati di ogni contestualizzazione, disgiunti dalla concitazione del flusso delle immagini e lontani dal rumore dei botti, questi fotogrammi svelano una nuova dimensione estetica, in bilico tra l’arcaismo delle tradizioni religiose locali, il rimando ad archetipi classici ed il panorama mediale contemporaneo. Qualcosa di sfrenato e al contempo sacrale emerge da queste riprese: mentre il tempo si dilata, assistiamo alla liberazione di una grande energia latente che si sprigiona.
Leonardo Magrelli (1989) vive e lavora Roma, dove ha studiato Grafica prima e Storia dell’Arte poi. La consapevolezza della natura ibrida e ambigua della fotografia rappresenta il filo conduttore del suo lavoro, aperto alla manipolazione e al riuso delle immagini, e caratterizzato da approcci post-fotografici e installativi. Alla sua ricerca personale affianca dal 2017 la collaborazione con il collettivo Vaste Programme, per dedicarsi a nuove forme di sperimentazione artistica.
Il suo lavoro è stato esposto in Italia e all’estero, tra gli altri, presso Flowers Gallery (Londra, 2023), Camera (Torino, 2023), PhMuseum (Bologna, 2023), Palazzo delle Esposizioni (Roma, 2022), galleria Magazzino (Roma, 2021), Fotografia Europea (Reggio Emilia, 2021), Superstudio (Milan, 2021), Unseen (Amsterdam, 2019), MoPLA (Los Angeles, 2017). Nel 2021 è stato nominato per il programma Futures Photography da CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia ed ha pubblicato il suo primo libro “West of Here”, con la casa editrice statunitense Yoffy Press. Nel 2022 è secondo classificato al Talent Prize, vince il premio Castelfiorentino e la menzione speciale del premio Graziadei. Nel 2023 è tra i vincitori del bando Strategia Fotografia e riceve il premio Fabbri.