OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Incandescente Marea

Incandescente Marea
realt� aumentata, vinile adesivo a parete, smartphone
90 x 200* cm ( *le dimensioni possono essere variabili e adattate allo spazio )

Luca Armigero

nato/a a Milano
residenza di lavoro/studio: Lodi, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2025

http://www.lucaarmigero.com


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Descrizione Opera / Biografia


DESCRIZIONE
L’opera ‘Incandescente Marea’ nasce come un’istallazione murale in realtà aumentata, composta di scritte adesive, ripetute e sovrapposte una all’altra, da cui emerge un paesaggio sommerso, un’Atlantide interiore che arde e brucia tra le fiamme. Dall’ incedere ripetuto della frase scelta e dall’emergere della fotografia di fiamme, frammenti di sguardi, pareti e ceneri, l’opera coniuga insieme l’aspetto testuale e fotografico dell’installazione site-specific con quello tecnologico e virtuale.
L’opera infatti se osservata attraverso uno smartphone si ‘smonta’ in più livelli. Lo spettatore ha così la possibilità di osservare l’opera in tre dimensioni, di muoversi al suo interno e di vivere un’esperienza di tipo immersivo ed avvolgente.
BIOGRAFIA
Luca Armigero (Milano, 1981) è un artista visivo italiano la cui pratica poliedrica si distingue per un linguaggio potente e innovativo, capace di intrecciare memoria, materia e sperimentazione digitale in opere che sfidano le convenzioni dell’arte contemporanea. Formatosi al liceo artistico “Callisto Piazza” di Lodi e perfezionatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove ha anche ricoperto il ruolo di assistente al Dipartimento di Arti Visive, Armigero ha sviluppato una ricerca artistica che spazia da installazioni site-specific a progetti in realtà aumentata, dimostrando una straordinaria capacità di dialogo tra tradizione e avanguardia.
Le sue opere, spesso realizzate con materiali di recupero come legno, ferro e oggetti dismessi, esplorano il rapporto tra uomo, tempo e ambiente, trasformando spazi fisici e concettuali in narrazioni visive di grande impatto emotivo. Progetti come Danger (2013), un’imponente installazione che combina elementi scultorei e pittorici, e Zone d’Ombra (2014), un poetico recupero di lampadari in disuso, testimoniano la sua abilità nel dare nuova vita a ciò che è stato dimenticato, interrogando il concetto di obsolescenza in un mondo dominato dalla tecnologia. La sua partecipazione alla mostra La Fine del Nuovo (2016-2017) presso Palazzo Morpurgo a Udine ha consacrato la sua riflessione sul “nuovo” come categoria estetica e culturale, mentre il progetto Broken Nature (2021), realizzato con i suoi studenti, ha segnato un’audace incursione nel mondo degli NFT, esplorando le potenzialità dell’arte digitale.
Le esposizioni di Armigero, che includono prestigiose sedi come la Triennale di Milano, Palazzo Trevisan a Padova e la Galleria Placentia Arte a Piacenza, hanno ricevuto riconoscimenti per la loro capacità di trasformare gli spazi espositivi in esperienze immersive. Nel 2020, la sua opera We all shine on, realizzata per il progetto benefico Lennon 80 di Rolling Stone, ha reso omaggio a John Lennon con una sensibilità che unisce forza visiva e profondità concettuale.
Attualmente docente di Design e Arte Digitale presso il liceo artistico di Lodi, Armigero continua a ispirare le nuove generazioni attraverso progetti educativi e curatoriali, mantenendo un impegno costante nella sperimentazione e nell’innovazione. La sua arte, radicata in un profondo senso di indagine e trasformazione, si pone come un ponte tra passato e futuro, invitando lo spettatore a ripensare il proprio rapporto con il mondo e con l’atto creativo stesso.