Descrizione Opera / Biografia
Si può dire, senza dubbio, che io sia la vittima dei miei disegni. Il disegno, sempre, prende il sopravvento su di me e la mia scarsa forza di volontà, eludendo e appropriandosi di un tempo che mi spetterebbe per definizione. Il disegno mi meccanicizza al suo servizio, un po’ come un’automobile assoggetta il meccanico. Ritrovandomi nella morsa di questa fatale imposizione tento di dileguarmi, cercando di destabilizzare la forza che vorrebbe un disegno chiaro e sereno. Da questo rapporto meccanico-conflittuale che il disegno intrattiene con il sottoscritto si configurano spesso quelle che sembrerebbero delle mappe mentali azzardate, dato che il segno che le traccia, collega e vi si sovrappone non è consapevole di farlo. Cercando di diseducare il segno al foglio tento di sfuggire al disegno.
Una volta liberatomi da questa dinamica imposta ne inizia una nuova, più organica. Il segno, inconsapevole del foglio e di ogni sua possibile forma aprioristica, inizia a relazionarsi con se stesso, formando poco a poco dei legami solidi dai quali, di conseguenza, partiranno altre formazioni e così via. Questo processo non inquadrabile ha molto più a che vedere con i funghi blu che crescono a Cernobyl che con il disegno. Nessuno ha descritto loro la zolla radioattiva sulla quale con ogni probabilità non potranno crescere: non lo sanno! Perciò ci crescono e diventano Blu!
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nasco a Faenza (RA) il 01/10/2003
vivo e lavoro tra Conselice e Milano
studio presso l’ Accademia di Belle Arti di Brera nella classe del prof. Maurizio Arcangeli.
Il mio lavoro è strettamente legato ad una dimensione di crescita personale
dedita a cercare, affinare e articolare una dimensione di singolarità dalla quale
interferire efficacemente sull’esterno. Mi interessano gli spazi annessi ai propri
limiti. In quest’ottica affronterei tutti i medium possibili; attualmente mi ritrovo
ad utilizzare l’installazione, il disegno e la performance.