OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | Epifania di leggerezza (chiacchiere tra sconosciuti)

Epifania di leggerezza (chiacchiere tra sconosciuti)
stampa fotografica, dibond montato su pannello
70 x 80 cm

Luigi Di Fabio

nato/a a Termoli
residenza di lavoro/studio: Milano, ITALIA


iscritto/a dal 22 apr 2025


Under 35

http://www.luigidifabio.com


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Epifania di leggerezza (il pomeriggio), 2025
stampa fotografica, dibond montato su pannello
90 x 60 cm

Descrizione Opera / Biografia


La mia pratica artistica nasce dall’esigenza di interrogare il peso delle cose – non solo in senso fisico, ma simbolico ed esistenziale. Al centro della mia ricerca si trova la leggerezza, intesa come desiderio di elevazione, di superamento dei limiti ineluttabili della condizione umana. È un’aspirazione che inseguo attraverso la pittura, la fotografia e la videoarte, alla ricerca di uno spazio in cui l’essere possa farsi più lieve ed elevarsi al di sopra dei suoi confini. La leggerezza, nel mio lavoro, si manifesta quindi come una condizione di soglia: fragile, intermittente, sospesa tra presenza e assenza. È una promessa che, talvolta, rimane in bilico, senza compiersi mai del tutto.
In quest’ottica si colloca ”Epifania di leggerezza (chiacchiere tra sconosciuti)”, dove un vestito sospeso da palloncini attraversa lo spazio domestico come un “corpo possibile”, un’eco di leggerezza. Lo scatto fa parte di una serie più ampia, dove tale figura fluttuante coesiste con la mia, ritratta in gesti minimi e quotidiani, come bere un caffè, leggere, riposare... Due presenze che condividono lo stesso ambiente, ma che non si incontrano mai davvero: tra loro si apre un dialogo muto, fatto di attese, di proiezioni, di desideri che restano a distanza. Il titolo stesso allude a questo distacco: un incontro solo immaginato, un pensiero che si affaccia e subito si ritrae. Qui la leggerezza è un anelito, come ogni tentativo di elevarsi al di sopra della propria condizione. È un gesto che non nega il limite, ma lo sfiora. E che, proprio in questo sfiorare, ci invita – anche solo per un istante – a sollevarci da terra.
| Biografia
Luigi Di Fabio, nato a Termoli nel 1998, ha studiato Pittura all’Accademia di Brera e ha conseguito un master presso l’Università Cattolica di Milano. La sua ricerca artistica esplora la leggerezza come veicolo di superamento dei limiti della condizione umana, concentrandosi sull’instabilità e la transitorietà dell’esistenza. In un gioco tra peso e sospensione, concretezza e desiderio di fuga, l’artista costruisce un’immagine poetica di una realtà sfuggente, fatta di fragilità e di una continua tensione verso il superamento di sé.
Nel 2024 vince il primo premio alla XVIII edizione del Premio Morlotti/Imbersago. Attualmente rappresentato da ArcGallery di Monza, nel 2026 sarà protagonista di una mostra personale presso LeoGalleries e nello stesso anno esporrà al Museo della Permanente di Milano. Tra le collettive recenti: Trasformazioni (Castello di Vigevano, 2023), Trame (Castello Visconteo di Legnano, 2023), ISTANTANEA (Spazio CAM, Milano, 2023). Nel 2027 terrà la personale Humana Conditio al Castello Svevo di Termoli.