OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | TALES OF WASTE AND IMAGINATION #0834

TALES OF WASTE AND IMAGINATION #0834
stampa gicl, cornice in legno bianco
60x60

MAPAOPAR

nato/a a VERONA
residenza di lavoro/studio: Illasi, ITALIA


iscritto/a dal 24 apr 2025

http://www.paolo-parma.it


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Descrizione Opera / Biografia


DESCRIZIONE
In Tales of waste and imagination oggetti normalmente consegnati al silenzio diventano soggetti
narranti, come nella tradizione pittorica della Natura morta.
Come in un teatro, i soggetti chiusi in un arco scenico nero, fuori-escono dal loro contesto ordinario
e sono rappresentati frontalmente allo spettatore, una condizione che predispone all’ascolto,
analoga a quella propria di una riflessione speculare. Il nero che avvolge gli oggetti suggerisce,
appunto, il silenzio necessario per “ascoltare, intendere, imparare a esprimere la voce remota delle
cose” 1, che ci fanno “segno dietro il paravento inesorabile della materia” 2 . La natura morta non
rappresenta più la cosa in sè, ma diventa un simbolo legato al contesto culturale e storico dello
spettatore, è un’idea mostrata in forma sensibile attraverso un’analogia, dove il senso risiede nei
rapporti sottili nello spazio della rappresentazione.
In questo caso gli oggetti narranti sono rifiuti ripresi nel loro contesto, che successivamente isolati ci
svelano un’insolita dignità e bellezza. Un richiamo più moderno ad alcuni temi storici come la vanitas
e la caducità umana, ma anche al senso di perdita e dello spreco.
Paolo Parma, ottobre 2015
BIO
Paolo Parma, 1958, Verona, Italia.
Laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano, si dedica alla fotografia dal tempo dei suoi studi.
Il suo approccio progettuale è aperto e interrogativo: ogni elemento deve avere un significato, ma anche la possibilità di essere confutato. Le sue opere, caratterizzate da immagini minimali e prive di una narrazione apparente, contengono riferimenti e indizi che invitano alla riflessione. Il silenzio, il mistero e l’attesa amplificano la precarietà dell’esistenza e alcuni elementi ricorrenti come il buio, la polvere e i rifiuti sollevano interrogativi: l’oscurità come simbolo di incertezza e rivelazione sulla condizione umana; la polvere come metafora di una realtà il cui senso non può mai essere realmente afferrato, ma solo intravisto.
Parma ha esposto in Italia e all’estero:
LianzhouFoto, Cina;
The Center for Fine Art Photography, Usa;
Sequenzen Galerie Tacheles, Austria;
Villa Visconti Litta Borromeo per l’Expo 2015;
Casa dei tre Oci, Veneza;
The Praxis gallery, Minneapolis, USA;
Il suo lavoro fa parte di collezioni pubbliche e private in Europa, Stati Uniti, Asia, tra cui:
Lianzhou Museum of Photography in China;
Fabio Castelli Collection;
archivio Italo Zannier e Fondazione Venezia.