OPERA IN CONCORSO | Sezione Grafica/Disegno

 | La caduta dei proverbi

La caduta dei proverbi
penna su carta tinta con caffe applicata su dibond, dibond
110x140 cm

Marcello Carrà

nato/a a Bondeno (FE)
residenza di lavoro/studio: Ferrara, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2025

http://www.marcellocarra.it


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150x300

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114x155

Descrizione Opera / Biografia


Rivisitazione del celebre dipinto ”Proverbi fiamminghi” di Pieter Bruegel il Vecchio, ”La caduta dei proverbi” descrive il medesimo spazio a cinque secoli di distanza. Il paesaggio sovraffollato di figure umane che, con le loro azioni, tratteggiavano una serie di detti delle terre del nord Europa, ha lasciato il posto a una veduta in totale abbandono. Nel corso dei tempi si sono accumulate innumerevoli testimonianze del passaggio di diverse generazioni: una locomotiva del XIX secolo, un’automobile degli anni ’70 del secolo scorso, elementi contemporanei come una piantana e un peschereccio, oltre a tanti altri oggetti o relitti. La casa in primo piano ha subito il crollo del tetto e tutto lo scenario risulta deteriorato.
L’indagine si è concentrata sul valore che hanno oggi i ”proverbi” intesi come ”saggezza antica”, in un mondo come il nostro molto propenso a farsi trascinare dalle nuove tecnologie e a mettere spesso da parte costumi e tradizioni di una volta. Si tratta di capire se questo produca davvero un beneficio per l’umanità o se invece non si prospetti uno scenario alienato e alienante.
La rappresentazione si inserisce in un ciclo più ampio dedicato a Bruegel, un pittore nelle cui opere il paesaggio non è mai trattato come un elemento secondario o di corredo, ma assume il ruolo di protagonista.
Marcello Carrà [Bondeno (FE), 1976]. Laureato in Ingegneria Civile, ha iniziato a dipingere nel 1995, durante gli studi universitari. Dopo 13 anni di pittura, con soggetti legati a surrealismo, metafisica e cartoon, dal 2008 ha intrapreso un nuovo percorso, realizzando disegni di grandi dimensioni unicamente con la penna biro, cercando di unire la perizia grafica con l’aspetto concettuale. Le prime opere a biro si sono concentrate sul tema di quelle creature che l’uomo uccide con noncuranza, come insetti, maiali e pesci.
In seguito ha rivisitato alcuni capolavori di grandi artisti del passato, in particolare Bruegel, Zurbaràn, Vermeer e Bosch.
Nel 2015 ha partecipato a Expo Milano, realizzando presso il Padiglione Emilia Romagna una performance di disegno a penna sui prodotti tipici di Ferrara; in seguito è stato impegnato con un ciclo di opere legato al tema del cibo, con particolare attenzione allo sfruttamento degli animali e alla contaminazione dei terreni.
Nel 2021 ha pubblicato con La nave di Teseo il suo primo libro scritto e illustrato, ”La sindrome del pallone”, in cui tratta la passione per il calcio come una vera e propria malattia, analizzandone tutte le varianti tramite un corposo apparato grafico.
Nel 2024 è stato invitato a realizzare una performance di disegno dal vivo nel Padiglione Italia della Fiera del libro di Francoforte, in un progetto promosso dal Gruppo Mauro Saviola.
Attualmente sta lavorando a nuovi cicli di opere, sia a penna che con carboncini, inserendo talvolta tra le immagini anche parti scrittorie, ed è in corso di pubblicazione il secondo libro con la medesima casa editrice.