OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Malèrba

Malèrba
mista, ferro, rete metallica, giornale, colla da parati, stoffa, alghe, muschio, erbe di campo, tubi di plastica
150 x 50 x 45 cm

Marta Caproni

nato/a a Orbetello
residenza di lavoro/studio: Torino, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2025


Under 35


visualizzazioni: 318

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Descrizione Opera / Biografia


Le due sculture si presentano come assemblaggi liminali: strutture di metallo, carta e stoffa ricoperte da muschio, sterpi e alghe di stagno (raccolte e convertite in un biomateriale simile alla carta). Non più oggetti né organismi, ma dispositivi ibridi che attivano una relazione corpo-ambiente: quando indossate, trasformano il movimento in azione site-specific, il loro incedere mappa territori dove rifiuti industriali, rigenerazione vegetale e fisicità collidono. Avviene così un tentativo di superamento della divisione tra artificiale e organico; il corpo diventa interfaccia, trasformandosi in un ”Quarto paesaggio”.
Con quest’opera, che unisce scultura e performance, Marta Caproni – artista multidisciplinare – invita alla rivalutazione del ruolo umano nel paesaggio, proponendolo non più come spettatore, ma come componente attivo di una narrazione ecologica che lega passato e futuro.
La sua pratica, che unisce l’interesse antropologico all’uso di tecniche tradizionali come il cucito e la cartapesta, trasforma ambienti ordinari in scenari in cui il confine tra reale, immaginario e utopico si dissolve. Frutto di una ricerca che l’ha portata a esporre in contesti eterogenei, sia informali, tra cui spazi popolari e festival culturali, sia istituzionali (“Fumisterìe” presso Recontemporary, “Kissinkemmer” da Flashback Habitat e “Second Life” al Centro Pecci, Palazzo Vecchio).