OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | ruggine

ruggine
fotografica, ferro
25x30

Mauro Pinotti

nato/a a
residenza di lavoro/studio: Vigevano, ITALIA


iscritto/a dal 15 apr 2024

http://www.mauropinotti.com


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Descrizione Opera / Biografia


Le città vengono corrose dal passare del tempo. La ruggine intacca ciò che con fatica l’essere umano ha costruito, non lascia tregua. L’uomo combatte il passare delle epoche, l’alternarsi delle stagioni, lotta contro il tempo e le sue forme, lotta contro la vita stessa. Perennemente alla ricerca dell’eternità ha bisogno di lasciare una traccia del suo passaggio, battaglia persa in partenza. Tutto cambierà, cambieranno le correnti, cambieranno i venti, cambierà l’aria che respira, cambierà la visione del presente condizionando il futuro, se così non fosse, quello che verrà lasciato alle spalle saranno solo monoliti vuoti destinati a disgregarsi per lasciare spazio solo al tempo che passa , al cambio delle stagioni, alla direzione dei venti, la natura troverà nuovamente il suo corso, tutto verrà assorbito, tutto tornerà ad essere polvere, polvere di ruggine.
Da sempre, utilizzo la mia espressione artistica per analizzare la fragile precarietà che caratterizza l’essere umano.
Sin dalla sua comparsa sulla terra, l’uomo ha trasformato un ecosistema perfetto fonte di sostentamento di tutte le forme di vita rovinandolo. Oggi, la situazione mondiale ha bisogno di un forte cambiamento. Attraverso questo progetto affido alla ruggine, metaforica sintesi di un’esistenza precaria, il concetto di impermanenza. Le stampe fotografiche sono state realizzate attraverso un particolare procedimento su lastre di ferro, sulle quali sono intervenuto in un secondo tempo con una complessa azione manuale per accelerare la corrosione dell’immagine.
Mauro Pinotti è nato nel 1974. È un libero pensatore, una sorta di uomo del Rinascimento. Per lui la vita è chiaramente arte: come un pittore davanti a una tela bianca, si sente autorizzato a ricreare il mondo sulla base delle sue fantasie e aspettative, dando peso e forma a quelle realtà immaginarie che, a suo parere, sono rimaste troppo a lungo fuori dalla portata degli uomini. Questo sfocia nella volontà di seminare nuovi germogli ideologici attraverso le tante forme espressive che prende il suo processo creativo. Usa l’arte a suo piacimento e utilizza strumenti differenti a seconda del suo sentire.
Poliedrico e razionale, esprime questa forza di pensiero attraverso la fotografia, video-installazioni e la scultura. Le sue opere in cemento e ferro rappresentano l’ennesima evoluzione di questo sfaccettato artista: non solo un processo psicologico ma una continua ricerca creativa.