OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Costituzione del Pianeta Terra

Costituzione del Pianeta Terra
installazione, libro antico, pigmenti, piedistallo
35 x 60 x 5 cm

Penelope

nato/a a Cento (FE)
residenza di lavoro/studio: Bologna, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2025

https://penelopearts.com/arts/


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Descrizione Opera / Biografia


Descrizione opera
L’opera si presenta come un oggetto simbolico sospeso nel tempo: un grande libro antico, aperto su un piedistallo. Le pagine, segnate dal tempo, recano l’intestazione “Costituzione del Pianeta Terra” – una dichiarazione che si colloca, simultaneamente, nella dimensione dell’arcaico e del futuro, della possibilità e dell’utopia.
Una polvere cosmica, blu e bianca, ricopre parzialmente la superficie delle pagine: un’allusione alla materia stellare di cui siamo fatti e al destino condiviso dell’umanità. Il riferimento è diretto all’immaginario evocato da Pale Blue Dot di Carl Sagan, dove la fragilità e la preziosità della Terra si collocano in una scala cosmica, priva di confini politici, nazionali, etnici. Le stelle diventano allora un contrappunto visivo e concettuale: il richiamo alla nostra appartenenza a un sistema infinitamente più ampio, e al contempo, alla necessità di ridefinire un ordine comune.
Il libro, realizzato in forma tangibile ma intrinsecamente simbolica, stimola una riflessione collettiva – e forse una responsabilità futura. Non si tratta di una narrazione, né di un trattato: piuttosto di un gesto che invoca la fondazione. Il tempo a cui l’opera si riferisce è fluido, inafferrabile: abita le origini della civiltà, ma anche un punto indefinito nel futuro in cui potrebbe rendersi necessaria – o possibile – una rifondazione etica e planetaria.
Attraverso una grammatica essenziale e una tensione poetica trattenuta, l’opera si iscrive nel filone delle azioni concettuali che riflettono sui paradigmi istituzionali, sul linguaggio del potere, sulle utopie politiche. Non propone soluzioni, ma apre un varco. Non detta, ma suggerisce. Non rappresenta, ma istituisce – come un altare laico, fragile e definitivo insieme – la possibilità che l’arte sia un atto fondativo.
Il testo della Costituzione della Terra è stato ideato dall’artista, e lo si troverà a una pagina internet appositamente creata per la mostra, accessibile da QR code apposto sul piedistallo dell’opera stessa.
Suggerimento espositivo: se possibile, l’ideale sarebbe esporre l’opera in uno spazio espositivo isolato, una stanza al buio, una luce direzionale sull’opera.
—-
Biografia
“Penelope” nome d’arte di Chiara Cocchi, è nata a Cento (Ferrara) nel 1983, vive e lavora tra Bologna e Sarasota (Florida). Laureata all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2011, è un’artista contemporanea che esprime la sua poetica attraverso vari media: pittura, grafica, scultura, installazione, infinity mirror, fotografia, sound art, video e performance. Le sue opere riflettono sulla condizione umana del singolo riflessa nella collettività, attraverso opere che tendono a connettere micro e macro cosmo, sia che si parli del cosmo umano nei confronti dell’universo, sia che l’individuo rappresenti un microcosmo nei confronti della società. Le sue opere creano connessioni, sinapsi, e traggono linfa vitale nel rapporto tra arte e scienza.
Artista internazionale, ha esposto in mostre personali e collettive in importanti istituzioni pubbliche e private nel mondo: Ringling Museum of Art (Sarasota, Florida, 2014), Italian Cultural Institute of San Francisco (2015), Museo Internazionale e Biblioteca della Musica (Bologna, 2015), Palazzo Dandolo Venezia (2015 e 2017), la Biennale di Venezia (2017), Spoleto Art Pavilion (Venezia, 2017), Museo Civico Giovanni Fattori (Livorno, 2018, 2023, 2024), MACRO (Roma, 2019), MISP Museum (San Pietroburgo, 2020), Istituto Italiano di Cultura di Zurigo (2025).